L’AI che salva le balene di San Francisco

È stato esteso alla regione di San Francisco il monitoraggio diWhale Safe, un sistema di rilevamento basato sull’intelligenza artificiale che allerta le grandi navi sulla presenza di balene nelle vicinanze. A progettarlo ilBenioff Ocean Science Laboratorydell’Università della California Santa Barbara insieme a un consorzio di istituti di ricerca e conservazione. Il 1° settembre, la balena più popolare della California è morta sulla riva di Half Moon Bay in seguito a quello che il direttore del databaseHappyWhaleTed Cheeseman ha definito «un omicidio stradale». A uccidereFran, come veniva chiamata dai ricercatori, sarebbe stato l’impatto con una naveche avrebbe provocato alla giovane femmina di balena lunga circa 15 metri la frattura di una vertebra, contusioni al torace e una lesione mortale al cranio. L’incidente che ha causato la morte della giovane megatteranon è un caso isolato. Secondo ilMarine Mammal Centersi è trattato infatti delladecima balena morta nell’area– 7 balene grigie e 3 megattere – a partire da inizio anno, mentre l’agenzia federale Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration) ha registrato 101 collisioni tra le imbarcazioni e i giganteschi cetacei avvenute sulla costa occidentale degli Sati Uniti dal 2013 a oggi. Whale Safe è statoinauguratonel 2020 nel Canale di Santa Barbara, e sfrutta unsistema acusticosubacqueo che rileva automaticamente i richiami delle balene oltre a previsioni quasi in tempo reale delle zone di alimentazione delle balene basate sudati oceanografici dinamicie una app mobile utilizzata dagli scienziati della comunità per registrare gli avvistamenti. In questo modo le navi hanno il tempo dirallentare, un fattore che riduce il possibile impatto con le balene ma anche quello climatico. Non solo perché riducendo la velocità la nave consuma meno, ma anche perché una balenasequestrain media33 tonnellate di CO2durante il suo ciclo di vita, favorendo inoltre la produzione difitoplancton, campione nella cattura del carbonio. «Ogni anno dal lancio originale di Whale Safe abbiamo assistito a un aumento dei tassi di cooperazione delle navi, il che è una buona notizia» – ha affermatoDouglas McCauley, direttore del Benioff Ocean Science Laboratory –. È uno sforzo collaborativo che si basa sul successo per il quale la Noaa e il National Marine Sanctuary delle Isole del Canale hanno lavorato per anni allo scopo di rallentare le navi nella Manica». «Le collisioni tra navi e balene continuano a essere una delle principali cause di morte per le balenein via di estinzione, ma con questi nuovi tipi di tecnologie di monitoraggio e sistemi di allerta, le vittime hanno iniziato a diminuire», ha affermatoMarc Benioff, co-ceo di Salesforce e promotore del Benioff Ocean Science Laboratory. «Questa è una tripla vittoria per il pianeta: salviamo le balene, combattiamo il cambiamento climatico e promuoviamo la salute della comunità riducendo l’inquinamento atmosferico – ha aggiunto Benioff –. Abbiamo bisogno di più soluzioni come questa che escano dallealleanze tra scienza e business».