Le barriere coralline, alleate contro gli uragani

Le barriere coralline, alleate contro gli uragani

 

L’uragano Ianha lasciato dietro di sé una scia di distruzione: almeno 15 morti, 2,6 milioni di residenti senza corrente elettrica, abitazioni devastate. Potrebbe essere il più letale nella storia della Florida, lo Stato del sud-est degli Usa che si tuffa nell’Oceano Atlantico. Per anni, per tentare di difendersi dallafuria degli uraganiedalle inondazioni, sono state costruite strutture come argini e dighe. Ma converrebbe pensare a una soluzione più economica e sostenibile:ripristinare le barriere coralline. Si tratta di quelle formazioni sottomarine di banco corallino, che costituiscono una cintura lungo le coste continentali e insulari dei mari tropicali. La più nota è laGrande Barriera Corallina, che si estende per 2000 km al largo della costa orientale dell’Australia. Il sito web giornalisticoVox, di proprietà diVox Media, spiega che le barriere coralline, così come le foreste di mangrovie, potrebbero aiutare a smorzare o “spezzare” le onde che allagano case e uffici vicino alla costa, fungendo dafrangifluttinaturali, riducendo la loro energiain media del 97%. Se solo inquinamento e cambiamento climaticonon le stessero decimando: secondouno studiopubblicato sulla rivistaOneEarth, la loro capacità di fornire servizi ecosistemici (dall’ingleseecosystem services, indicano i benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano) si è dimezzata dagli anni ‘50. Secondo gli scienziati, per proteggere le città costiere sarebbe necessario occuparci anche delle barriere coralline. La Florida è sede della terza barriera corallina più grande del mondo, laFlorida Reef Tract, comespiegail Museo di storia naturale dello Stato. Secondoun’analisidell’Istituto Geologico degli Stati Uniti, le barriere coralline americane aiutano a salvaguardare le case di oltre 18.000 persone, oltre a scongiurare 1,8 miliardi di dollari di danni causati dalle inondazioni ogni anno. In Florida proteggono più di 5.600 abitanti e prevengono danni per 675 milioni di dollari. Le strutture progettate per impedire o limitare le inondazioni costiere valgono milioni di dollari: secondo l’Istituto Geologico degli Stati Uniti, la spesa media per queste costruzioni è di500 milioni di dollari all’anno, ma ci sono stati periodi più costosi degli altri. Nel 2018, per esempio, sono stati raggiunti i 15 miliardi di dollari. Per dare un’idea di quanto poco venga spesoper la conservazione e il ripristino dell’habitat,Mission: Iconic Reefs, il più grande progetto dello Stato per ripristinare parte del Florida Reef Tract, ha ricevuto solo circa5milionidi dollari in finanziamenti federali.