I grandi candidati allo Strega dei piccoli

I grandi candidati allo Strega dei piccoli

 

Da sette anni,Strega Ragazze e Ragazziè lo spin-off del prestigioso e a volte contestatoPremio Strega. È un premio giovane. Tratta libri destinati ai giovani. E viene assegnato dai giovani: i votanti, il corrispettivo degli amici della domenica, sono 2000 ragazzi, in Italia e all’estero. E come tutti i giovani, mostra una vitalità che i grandi non hanno più. Del resto, l’editoria per ragazzi è cosi.I bambini e ragazzi fino a 14 anni sono la fascia d’età che legge di più in Italia: il 77% contro una media nazionale del 56%. Le tre terne di finalisti, che sono state annunciate in settimana, propongono titoli diversi per temi, stili e provenienza (altra differenza con lo Strega, qui ci sono anche autori stranieri). Nella categoria 6+, neanche un autore italiano. C’èDavid Almond, peso massimo della narrativa per ragazzi inglese, che inLa guerra è finita(Salani) ambienta la sua storia nella prima guerra mondiale, dove a incontrarsi saranno due bambini di fazioni nemiche. C’èLisa Lundmark,norvegese, con il suo esordioJenny Lo Squalo(La Nuova Frontiera Junior) che parla di una bambina taciturna che rivendica il suo diritto a essere come è, silenziosa come un pescecane. E poi abbiamoJane Riordan,conWinnie Puh. C’era una volta un orsetto(Nord-Sud), un libro che svela le origini di un classico senza tempo. Nella categoria 8+, invece, di autori nostrani ne abbiamo due, anzi tre, perché vogliamo contare la bravissima illustratriceMara Cerri, che insieme aNadia Terranovaconcorre conIl segreto. Questa coppia creativa ha dato vita a un testo dove le illustrazioni e le parole raccontano due storie diverse, ma assonanti (per Mondadori Ragazzi). Una nonna, una bambina, un segreto sussurrato alla terra. L’esordienteAntonia MurgoconMiss dicembre e il Clan di luna(Bompiani), ha creato un romanzo dove la fantasia esplode in atmosfere alla “pomi di ottone e manici di scopa”.Rieke Patwardhanha scrittoLa banda della zuppa di piselli. Il mistero della nonna(Emons Edizioni): un romanzo che parla di integrazione attraverso una crime story che ha il pregio di non strumentalizzare mai le paure dei bambini per fini narrativi. Nella categoria 11+ si alza l’asticella dei temi trattati.Elle McNicollè una scrittrice neurodivergente. InUna specie di scintilla, (Uovonero) ha voluto l’eroina di questo romanzo (così come dei precedenti da lei scritti), fosse una ragazzina nello spettro dell’autismo che si sente inadeguata agli standard che le vengono richiesti. Esattamente come le streghe nel medioevo, a cui la ragazza vorrebbe che fosse dedicato un memoriale nella sua cittadina della Scozia. Enne KoensinSono Vincent e non ho paura, (Camelozampa), affronta il tema del bullismo con voce schietta, che è ormai una caratteristica degli autori nordeuropei, e con una veste grafica magnifica. InfineFrancesco D’AdamoinGiuditta e l’orecchio del diavolo(Giunti Editore) torna sulla guerra raccontando la storia di una bambina ebrea cieca scampata alla deportazione e ospitata nella casa di un capo partigiano. Una storia di coraggio e tradimenti, di bambini capaci di opporsi alla violenza nazista. Con tanti bei titoli affidati ai ragazzi, che sono critici onesti e senza peli sulla lingua, è sicuro che vincerà davvero il migliore. (La cerimonia di proclamazione dei vincitori avrà luogo alla Fiera del Libro di Roma, Più Libri Più Liberi, che si terrà dal 7 all’11 dicembre 2022).