Da domani giù la maschera

 

A partire dal 1° ottobre decade l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 sui mezzi pubblici. Potremo infatti dismettere il dispositivo sanitario su treni,bus, metropolitane e traghetti, dove dall’inizio del mese prossimo i passeggeri torneranno a respirare liberamente. «Ad oggila situazione ce lo permette, e, come posso constatare anche per esperienza personale sui treni, c’è ormai molta insofferenza, non adesione all’obbligo e difficoltà a farlo rispettare», ha dichiarato all’Adnkronos il virologoFabrizioPregliasco, docente di Igiene all’Università Statale di Milano. Non tutti sono d’accordo. «Accanto alla ripresa delle lezioni scolastiche, alla maggiore frequentazione dei luoghi chiusi e all’elevata percentuale di reinfezioni, l’imminente decadenza dell’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici contribuirà a un ulteriore aumento della circolazione virale», sostiene il presidente della Fondazione GimbeNino Cartabellotta. Resta l’obbligo per le strutture sanitarie. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che proroga fino al31 ottobrel’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (Rsa), gli hospice, le strutture riabilitative e quelle residenziali per anziani, anche non autosufficienti. «La Società italiana di igiene plaude all’iniziativa del ministero della Salute per l’utilizzo e l’obbligatorietà delle mascherine in ambito sanitario», ha dichiarato il presidente della SitiAntonio Ferroin occasione del 55° Convegno nazionale della Società a Padova. «Questa sarebbe stata una richiesta forte della Società Italiana d’Igiene e anche di altre Società scientifiche per due motivi fondamentali – ha aggiunto Ferro – Il primo, per la protezione di coloro che frequentano gli stabilimenti ospedalieri e le Rsa. L’altro nei confronti del nostropersonale, perché, in un momento storico di grande difficoltà negli organici, avere dei soggetti che si contagiano o si possono contagiare in ambito ospedaliero metterebbe davvero in crisi il sistema». Sul luogo dilavororesta in vigore fino al 31 ottobre ilprotocollosottoscritto il 30 giugno, secondo cui la mascherina «rimane un presidio importante […] nei contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile ildistanziamentointerpersonale di un metro». A questo scopo «il datore di lavoro assicura la disponibilità di Ffp2 al fine di consentirne a tutti i lavoratori l’utilizzo». Inoltre, su indicazione del medico competente o del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, «il datore di lavoro «individua particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (Ffp2), che dovranno essere indossati, avendo particolare attenzione aisoggetti fragili». Fino al 31 dicembre, infine, è ancora obbligatorio esibire ilgreen passper operatori sanitari, ricoverati, accompagnatori e visitatori negli ospedali e nelle Rsa. Complice anche l’inizio delle scuole – e il ritorno tra i banchi senza l’obbligo di mascherina – c’è allarme per larisalita dei contagi. Nell’ultima settimana, secondo i dati della Fondazione Gimbe, i nuovi casi hanno registrato una crescitadel 34%. Aumentano i ricoveri ordinari (+4,%), mentre sonoin calo le terapie intensive(-14,7%) e idecessi(-8,1%). Secondo i dati del Ministero della Salute, nelle ultime 24 ore sono stati registrati oltre 37.500 nuovi casi, con un incidenza che è passata da 215 casi a 325 ogni 100.000 abitanti negli ultimi 7 giorni.