Matrimonio gay, Cuba dice sì

 

“Sei d’accordo con ilCodice della Famiglia?”. Alla domanda posta al popolo cubano nel referendum del 25 settembre 2022, il 66,87% dei 6,25 milioni di votanti si è espresso a favore del sì.Sì al diritto delle coppie dello stesso sesso di sposarsi e adottare bambini, sì alla maternità surrogata.Questo renderà Cubail 34° Paese a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Il popolo cubano ha largamente approvato la quinta versione delCodice della Famiglia, prodotto di tre anni di discussioni all’interno e all’esterno dell’Assemblea nazionale (il Parlamento cubano) che sostituisce il precedente quadro giuridico del 1975. La misura, spiegata in circa un centinaio di pagine e contenente474 articoli, è stata appoggiata dal governo diCuba, ma osteggiata da gruppi religiosi e conservatori. In particolare, è stato il crescente movimento evangelico a opporsi, preoccupato insieme ad altri leader religiosi che la legge possa indebolire le famiglie “tradizionali”. Nonostante il Paese si sia dichiarato ateo per decenni dopo la rivoluzione del 1959 guidata da Fidel Castro, Cuba è diventata più tollerante nei confronti delle religioni. Oltre al matrimonio egualitario, alla maternità surrogata, e all’adozione da parte di coppie dello stesso sesso, la riforma sancisce anche ildivieto del matrimonio infantile, e affronta laviolenza di genere. Si tratta di un momento storico per Cuba, dove negli anni Settanta le persone omosessuali venivano perseguitate e mandate nei campi di lavoro forzato. Le riforme approvate sono il culmine degli sforzi degli attivisti per i diritti dei gay a Cuba, per cui ha lottato ancheMariela Castro, direttrice delNational Sex Education Centere figlia dell’ex leader Raúl Castro, presidente dal 2008 al 2018, dopo le dimissioni del fratello Fidel. Durante la prima parte del governo di Fidel, in seguito alla rivoluzione del 1959, uomini e donne omosessuali vennero “rieducate” e perseguitate. Mariela Castro ha spiegato all’agenzia spagnolaEfeche le nuove norme «garantiranno ampiamente i diritti di tutte le persone e di tutte le famiglie, contribuendo a democratizzare ancora di più le relazioni intergenerazionali». Il presidente cubanoMiguel Diaz-Canel, in carica dal 2019 e promotore del nuovo codice, si è detto soddisfatto dell’esito,scrivendo su Twitterche “L’amore ora è legge. Da oggi saremo una nazione migliore”. Ma, come riporta laCnn, alcuni attivisti anti-governativi considerano il referendumuno sforzo dello Stato per migliorare la propria immagine dopo la brutale repressionedi tutte le forme di dissenso negli ultimi anni: il governo era stato criticato per la gestione della pandemia e ritenuto responsabile della grave crisi economica in cui versa il Paese. Alcuni dissidenti, pur sostenendo la proposta, hanno votato no o hanno lasciato le schede bianche in segno di protesta contro la leadership comunista. In questo referendum l’astensionismoha raggiunto valori molto alti rispetto alle votazioni popolari precedenti: secondo i dati del Consiglio elettorale nazionale è salito al 26%. Il dato, secondo l’ex diplomatico e analista cubano Carlos Alzugaray, intervistato daEfe, sarebbe «un riflesso del malcontento popolare», perché «al governo non importa molto dei principali problemi del Paese. Ha perso la capacità di mobilitazione del passato», nonostante la «travolgente propaganda» delle istituzioni nelle ultime settimane.

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