L’escalation di Putin contro l’Occidente

L’escalation di Putin contro l’Occidente

 

«Se l’integrità territoriale del nostro Paese è minacciata, useremotutti i mezzi a nostra disposizioneper proteggere il popolo. Questo non è un bluff». Sono le parole con cui in mattinata il presidente russoVladimir Putinha annunciato una “mobilitazione parziale” della Russia allo scopo di arruolare nuovi soldati per combattere la guerra in Ucraina. Secondo quanto riferito dal Ministro della difesa russoSergei Shoigunel corso di un intervento sul canale televisivo Rossiya-24, a essere assoldati nella campagna militare saranno3.000 riservisti, militari attualmente in congedo che andranno a ingrossare le fila dell’esercito russo. «Abbiamo un’enorme risorsa di mobilitazione di coloro che hanno già prestato servizio», ha affermato Shoigu, che ha precisato: «Ne abbiamo quasi 25 milioni. Quindi questa mobilitazione è una mobilitazione parziale, l’1% o poco più, della risorsa totale di mobilitazione». E ha concluso: «Oggisiamo in guerra non tanto con l’Ucraina, con l’esercito ucraino, ma con tutto l’Occidente». Lo stesso ministro sostiene che il fronte russo abbia perso5.937 soldati, ma per gli analisti occidentali si tratta di cifre riviste al ribasso. A luglio il Pentagono ha stimato che il bilancio di Mosca fosse di15.000 vittime, e ad agosto ha calcolato che tra i 70.000 e gli 80.000 soldati russi risulterebbero morti o feriti, numeri tali da giustificare la nuova chiamata alle armi. «Coloro che cercano di ricattarci con armi nucleari devono sapere chele abbiamo anche noi– ha aggiunto Putin – Non sono solo gli attacchi incoraggiati dall’Occidente contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia, che possono causare una catastrofe atomica, ma anche le dichiarazioni di alti funzionari dellaNatosulla possibilità di usare armi di distruzione di massa contro la Russia». Decisa la condanna della comunità internazionale. «Il Cremlino annuncia la mobilitazione nellaGiornata internazionale della pacementre all’Assemblea generale delle Nazioni Unite i Paesi lavorano per la cooperazione, la sicurezza e la prosperità – ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio europeoCharles Michel– In questa guerra c’èun solo aggressore, la Russia, e un Paese aggredito, l’Ucraina. Il sostegno dell’Ue all’Ucraina rimarrà saldo». E sulla minaccia di utilizzare l’arsenale atomico il segretario generale della NatoJens Stoltenbergha parlato di «pericolosa e incauta retorica nucleare. Lui sa bene che una guerra nucleare non può essere vinta e avrebbe conseguenze senza precedenti per la Russia». Sulla stessa linea il presidente ucrainoVolodymyrZelensky: «Non credo che queste armi verranno usate. Non credo che il mondo lascerà che accada». Sulle dichiarazioni di Putin interviene anche laCina, che attraverso il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, ha parlato di «legittime preoccupazioniper la sicurezza di tutti i Paesi» e ha incoraggiato «tutti gli sforzi volti alla risoluzione pacifica della crisi». Immediata anche la reazione deimercati, col gas schizzato a 208 euro al megawattora (+7%) mentre il petrolio è salito del 2,5%. In rialzo anche il prezzo del grano. A poche ore dal discorso di Putin, inoltre, sono andatiesauriti ibiglietti aereiin partenza Mosca a favore di destinazioni che consentono di entrare senza bisogno del visto come Turchia, Armenia, Georgia e Serbia. Intanto chi non fugge per paura di essere spedito al fronte scende in piazza. «Migliaia di uomini russi – i nostri padri, fratelli e mariti – saranno gettati nel tritacarne della guerra. Per cosa moriranno? Per cosa madri e bambini verseranno lacrime?». A chiederselo il movimento democratico giovanileVesna(‘Primavera’), che hainvitatoi cittadini a riunirsi alle 19.00 nel centro delle rispettive città. Decine di manifestanti, secondo quantoriportatodal sito indipendente russoMeduza, sono stati arrestati durante leproteste in corsonelle principali città russe.