Jet privati. C’è chi dice no. C’è chi l’ha presa al volo

Con l’avanzare della crisi climatica-ambientale si sono moltiplicate le proteste contro l’uso deijet privatiappartenenti ai membri più facoltosi della società occidentale. Un uso che è aumentato notevolmente negli ultimi decenni e che dopo la pandemia ha conosciutounincrementodel 30% in Europacon quasi 179.000 voli annui. L’impatto di questo tipo di aviazione è responsabile di circa il4% delle emissioni di tutto il settore aeronautico mondialee comporta ogni anno il rilascio di oltre 33 milioni di tonnellate di gas alteranti, un’emissione superiore a quella dellaDanimarca. Sistimache un jet privato, a livello di passeggeri, inquina14 volte di più rispetto a un volo commercialee 50 volte più dei treni. «Questi brevi voli hanno delle emissioni che sono basse in termini relativi ma sbalorditivi a livello di passeggero. Le emissioni dell’aviazione stanno crescendo in maniera esponenziale anno dopo anno e l’inquinamento dei jet privati sta crescendo più dell’aviazione generale», ha fattonotareNikita Pavlenko, membro dell’organizzazione no profitInternational Council on Clean Transportation. Queste disuguaglianze einquinamentofuori controllo sono denunciate da tempo da diversi profili socialamericani,francesieitalianiche, monitorando lo spostamento dei jet privati deimiliardarie dellestar occidentali, hanno avuto il merito di portare il problema all’attenzione del grande pubblico, stimolando anche l’agire politico. Nell’attualecampagna elettoraleitaliana, la proposta di vietare ivoliprivati è stata presentata dalla formazione politicaUnione Popolareall’interno del loroprogramma, e anche dalla listaAlleanza Verdi-Sinistra,che ha pubblicato un manifesto al riguardo: «L’1% della popolazione più ricca del Pianeta inquina il doppio della metà più povera. Il prezzo dei capricci dei super ricchi lo paghiamo tuttə, nonché le prossime generazioni. Per questo sosteniamo abolizione dell’uso dei Jet Privati, è una necessità», hadichiaratoEleonora Evi, europarlamentare dei Verdi Europei – Europa Verde. Tali proposte hanno suscitato forti opposizioni e criticheda parte dei mass media conservatori ed esponenti del mondo liberale ma, allargando lo sguardo al contesto europeo, si può notare il moltiplicarsi di iniziative simili. Già nel 2020 ilPartito Laburista ingleseavevaconsideratol’ipotesi divietare i voli privati alimentati dai combustibili fossilientro il 2025 e quest’anno ilministro dei trasporti franceseClément Beauneha ventilatol’ipotesi ditassare il settore:«Dobbiamo agire per regolamentare i voli dei jet privati». Secondo laFederazione europea per i trasporti e l’ambientei legislatori europeidovrebberotassare pesantemente i voli privati per arrivare a un divieto degli aeroplani basati sulle risorse fossili entro il 2030, oltre che incentivare la riduzione del loro uso in questi anni. Ma per il momento l’Europarimaneuna sorta di“paradiso fiscale” per i jetdella classe più agiata.