Perché le zanzare ci trovano sempre?

Perché le zanzare ci trovano sempre?

 

Leslie Vosshall, neurobiologa dellaRockfeller University, dice che lezanzaresono delle vere e proprie esperte nel trovarci: esse sono in grado di percepirci daoltre trenta metri di distanza, grazie al loro organo sensoriale posizionato in cima alla bocca, rilevando l’anidride carbonica che espelliamo durante la respirazione. Una volta vicine a noi,sentono il calore corporeoe si posano sulla nostra pelle per nutrirsi del nostro sangue. Un team di ricercatori composto da Vosshall, Meg Younger – neurobiologa dellaBoston University– e altri colleghi ha scoperto che isistemi di rilevamento degli odoridelle zanzare sono molto più complessi rispetto a quelli di molti altri animali, rendendoli così difficilmente ingannabile. «Sviluppano modi per sopravvivere», commenta Joshua Raji, biologo sensoriale dellaJohns Hopkins University. Nel corso degli anni ‘90 (e fino a poco tempo fa), gli scienziati credevano che il sistema sensoriale delle zanzare agisse secondo unmodus operandipiuttosto standardizzato,ossia attraverso vari tipi di cellule nervose olfattive sensibili a specifici odori. «Quando odori complessi vengono recepiti, i singoli componenti vengono captati da specifici neuroni, i quali inviano singoli segnali paralleli al cervello, mantenendo le informazioni separate finché non arrivano al sistema centrale, dove viene codificato come unico messaggio», afferma Margo Herre, anch’essa neurobiologa. Ma le zanzare, al contrario di quanto si è a lungo creduto, per nostra sfortuna non lavorano così. I loro neuroni olfattivi, a differenza dei nostri e di quelli di molte altre specie animali,riconoscono diversi odori avendo sulla superficie molteplici tipi di ricettori, tutti configurati in modo diverso: come una sorta di adattatore per presa universale. Il che a questi piccoli insetti torna molto utile: ciascuno di noi, infatti, grazie a una serie di fattori – dieta, stile di vita, ambiente etc. – presenta un odore differente. E le zanzare, con il loro sistema sensoriale, sono comunque in grado diriconoscere l’odore del sangue. Dunque questi insetti sono difficili da ingannare: Vosshal spiega infatti che per farsi beffa del loro sistema percettivo-olfattivo servirebbeun numero impraticabile di modifiche genetiche. «Sono predatori per eccellenza – commentaOmar Akbari, biologo dellaUniversity of San Diego– Non si trova una sola persona sulla Terra che non sia stata punta almeno una volta». Il punto è che – spiegano i ricercatori – tra le numerosissime specie di zanzare presenti,molte di loro sono mortali per gli esseri umani o trasmettono malattienocive. Trovare un modo per confondere questi insetti, quindi, rimane un obiettivo chiave della salute globale. In quest’ottica, il team di Akbari sta lavorando alla progettazione di zanzare maschi sterili che, una volta rilasciate, competeranno con i maschi inalterati ma genereranno uova non vitali. Altri ricercatori ancora, invece, stanno allevando ceppi che introdurranno nella specie geni modificati, rendendo la loro progenie meno in grado di guidare agenti patogeni pericolosi per l’essere umano. Nel complesso, però – e almeno per ora – andare a colpire il sistema olfattivo delle zanzare sembra essere un vicolo cieco. Tuttavia, studiarne il funzionamento può aiutare nello sviluppo dinuovi repellenti.