Usa: agricoltori costretti a distruggere i raccolti

L’erba non cresce più.I fiumi sono a secco, il foraggio non c’è.L’acqua è un miraggio. Quel poco deiraccoltiche è venuto su è decisamente malconcio, inutile in termini di profitti: tanto vale radere tutto e puntare su nuove colture e stagioni incrociando le dita. Come molte realtà europee e asiatiche, che stanno vivendo gli impatti della crisi climatica e di una siccità spaventosa, anche gliStati Uniti sono rimasti a secco. Nell’ovest del Paese, e non solo, le condizioni sono drammatiche. Come raccontanoCnne i media statunitensi gli agricoltori americani sono arrivati al punto didistruggere i propri raccolti e vendere il bestiame: dalla California al Texas ormaiè tutto un disastro, terreni secchi e satelliti che mostrano immagini impietose del cambiamento in atto nei suoli e i vari terreni a causa della mancanza d’acqua. Le cifre diffuse da un sondaggio dell’American Farm Bureau Federation, lobby che rappresenta gli agricoltori, forniscono un quadro più chiaro:quasi tre quarti di contadini e allevatori statunitensi parlano di danni al proprio raccolto, con pesanti perdite in termini di redditi. Va molto peggio dell’anno scorso: a causa della siccitàil 37% degli agricoltori ha affermato che sta arando e distruggendo le colture esistentie che probabilmente le coltivazioni non raggiungeranno la maturità a causa delle condizioni di siccità. Si parla di un +24% di queste condizioni rispetto al 2021. Il luglio da poco concluso è statoil terzo più caldo mai registrato per gli Stati Unitie si è classificato tra i primi dieci per tutti gli Stati occidentali (escluso solo il Montana). Si stima che quasiil 60%delle pianure occidentali, meridionali e centrali stia attraversando una grave siccità che impedirà il classici raccolti. In alcuni Stati, come nellaCaliforniadelle mandorle, la metà degli agricoltori ha dovuto rimuovere colture o ha avuto bassissimi raccolti di noci e frutta. InTexassenza acqua e foraggio si è arrivati al punto divendere le mandrie di bestiame. Inoltre almeno il 57% degli agricoltori ha segnalato restrizioni locali sull’uso dell’acqua con l’impossibilità di avere risorse idriche per gli allevamenti e altrove, come in Arizona e Nevada, continuano a preoccupare i livelli sempre più bassi del fiume Colorado: manca l’acqua e la speranza per il futuro.