Il termovalorizzatore di Roma e i suoi fratelli

Il termovalorizzatore di Roma,l’impiantoper il trattamento dei rifiuti capitolini che prima di nascere ha già raccolto le ceneri del governo Draghi –cadutoproprio sull’opposizione del Movimento 5 Stelle al suo via libera contenuto nel Decreto aiuti – ora si trova un passo più vicino alla sua effettiva realizzazione. Il 12 agosto infatti, il sindaco di RomaRoberto Gualtieriin qualità di Commissario straordinario per il Giubileo 2025 ha firmato il decreto che dà avvio alla procedura per la Valutazione ambientale strategica (Vas) delPiano di gestione integrata dei rifiutie del relativoRapporto ambientale. Dopo lapubblicazionedell’avviso in Gazzetta ufficiale iniziano la fase delle consultazioni pubbliche, durante la quale chiunque entro il 30 settembre potrà comunicare eventualiosservazioni e contributitramite Pec all’indirizzovaspianorifiutiroma@pec.cittametropolitanaroma.it. Per quanto riguarda nello specifico iltermovalorizzatore, il Piano prevede di realizzare un «impianto di trattamento termico dalla capacità di600.000 tonnellateannue che tratterà sia i rifiuti indifferenziati che gli scarti della raccolta differenziata adottando tecnologia consolidata per il recupero energetico, e le migliori tecnologie disponibili per la riduzione e per il controllo delleemissioniin atmosfera». Allo stesso tempo, fa sapere il Comune in una nota, «saranno gestite ceneri da combustione e si avvierà la sperimentazione per lacattura di anidride carbonica». L’investimento complessivo sarà di circa700 milionidi euro, ai quali si aggiungeranno ulteriori 150 milioni circa per la tecnologia di trattamento e riciclo degli scarti di lavorazione. Ma il primo obiettivo del Piano è quello di migliorare la raccoltadifferenziata, portandola dal 45,2% attuale al 65% nel 2030 e al 70% nel 2035, e aumentare alo tempo stesso il tasso diriciclaggio(51,5% al 2030 e 54,9% al 2035 rispetto al 39,3% del 2019). Attraverso accordi con i settori produttivi, campagne di comunicazione e centri di riuso, Gualtieri punta inoltre a ridurre laproduzione di rifiutidell’8,3% in otto anni, da 1,69 milioni di tonnellate l’anno a 1,55 nel 2030 e 1,52 nel 2035. Di fondamentale importanza, per raggiungere i target fissati, sarà il completamento dellarete impiantistica. Nelle aree di Rocca Cencia e Ponte Malnome verranno realizzati2 impianti di selezionedelle frazioni secche da raccolta differenziata (carta, cartone e plastica), mentre a Cesano e a Casal Selce saranno costruiti2 impianti per la digestione anaerobicadella frazione organica (produzione biometano per trasporti e di compost per agricoltura). Ognuno dei quattro impianti, progettati da Ama e finanziati con i fondi del Pnrr, avrà una capacità di 100.000 tonnellate per un investimento complessivo pari a161 milionidi euro. Il piano prevede inoltre uno stanziamento di 40 milioni per l’attivazione di30 centri di raccolta, tra riqualificazione degli esistenti e nuovi centri, distribuiti nei diversi Municipi. Soluzioni che insieme contribuiranno al drastico abbattimento delladiscarica, alla quale il Piano prevede che entro il 2035 saranno conferite 23mila tonnellate rispetto alle 500 mila attuali, appena il3,2% sul totale dei rifiuti. Prossima tappa il30 settembre, quando come anticipato si concluderà la raccolta di osservazioni relative alla Vas, mentre per il15 ottobreè prevista l’ordinanza diapprovazionedel piano. Contestualmente saranno pubblicate leprocedure di gara, con manifestazioni d’interesse, per le società che vorranno candidarsi a realizzare il termovalorizzatore. Entro fine ottobre, infine, sarà definito il piano industriale Ama.