La tivù ha perso un pezzo che si chiamava Piero Angela. E il nostro cuore pure

Guarda la tua televisione. Non noti niente? Guarda meglio. Ha perso un pezzo. Non fuori: dentro. Da sabato scorso la tua TV e quella di tutti noi ha perso un pezzo, un pezzo grande a forma di signore gentile e pacato che si chiamavaPiero Angela. Da allora, grandi e piccini, nonni e nipotini, siamo tutti un po’ persi, tutti un po’ mogi perchéPiero Angela non c’è più. Piero Angela era una di quelle persone che fanno parte delle cose che non cambiano mai e le ritrovi sempre, come i ghiaccioli d’estate e le caldarroste d’inverno; una di quelle cose che pensi che non moriranno mai. Però Piero Angela non era una cosa, era una persona, ed era una persona anziana, ed è morto. Piero Angela devi averlo visto spesso, la sera su Rai1, in viaggio fra i pianeti, tuffato negli abissi o in equilibrio fra atomi e molecole.Il suo programma, che si chiama SuperQuark, è in TV da tanto tempo, da prima che nascessi tu. Ma prima di SuperQuark ce ne sono stati tanti altri. Piero Angela ha cominciato a parlare di scienza in televisione molti molti anni fa, quando le immagini in TV erano in bianco e nero e l’uomo partiva per la prima volta sullaLuna. Da allora e fino alla settimana scorsa,Piero Angela si è occupato di questo: parlare di scienza a tutte e tutti, in modo semplice e divertente. Piero non era proprio uno studente modello; anzi, era un collezionista di votacci. Non era stupido, però. Sapere le cose gli piaceva un sacco, ma la scuola lo annoiava a morte. Non aveva tutti i torti: certi maestri e certe maestre sono proprio una noia! Fin da piccolo, Piero era convinto che le cose serie non devono essere dette per forza in modo serioso: si può essere leggeri e divertenti. E soprattutto, pensava che una cosa complessa può essere capita da tutti e da tutte. Anzi,più una cosa è seria e importante, e piùdeveessere capita da tutti e da tutte. Noi viviamo nel mondo, su questo bel mondo tondo e tutto strano, allora tutto quello che succede nel mondo, che è casa nostra, ci riguarda, e dobbiamo capirlo. Perché è solo capendo una cosa per bene che possiamo reagire, fare scelte, prendere le cose in mano, cambiare e crescere. Da quando i tuoi nonni avevano la tua età o poco più, Piero era dentro le televisioni, a raccontarci con pazienza, semplicità e simpatia le cose più incredibili. Sono nati i tuoi genitori e lui era sempre lì, allegro e cortese, nella televisione, che era diventata a colori ma era uno scatolone gigante che se ti avvicinavi ti faceva drizzare i capelli in testa. E fino a sabato scorso c’è stato anche per te, un po’ più anziano ma sempre allegro e cortese, nella televisione piatta piatta o sullo schermo del telefono. Per un po’, grazie alla magia della televisione,Piero ci sarà ancora, perché aveva già registrato le puntate di SuperQuark che andranno in onda nelle prossime settimane. E poi, quando vorrai, potrai rivederlo grazie a internet. Oltre a scoprire i misteri delle galassie e il comportamento degli scimpanzé, potrai scoprire quanto è grande e forte una persona paziente e pacata, che non deve gridare per farsi ascoltare e non ha bisogno di usare paroloni fumosi per darsi delle arie. La saggezza di Piero Angela era tutta lì, era la saggezza di unnonno, che è la saggezza vera.I nonni e le nonne sono così: magari non hanno studiato, ma siccome abitano nel mondo da tanto tempo, hanno capito come funziona la cosa più importante di tutte: le persone.E le prendono così come sono, con pazienza e allegria, come Piero Angela, cercando di dare il meglio di sé.