Cina: caldo e siccità fermano l’industria delle terre rare

Cina: caldo e siccità fermano l’industria delle terre rare

 

Anche il polo dellitiodeve arrendersi davanti a fenomeni meteo così intensi. LaCina, come tanti altri Paesi del mondo, in questo agosto ècolpita daondate di calorefortissime: fra le provincie più in crisi c’è quella diSichuan,famosa per essere hub di elementi chimici, metalli eterre rareutili a esempio alle componenti elettroniche. Fino alla fine della settimana le fabbriche di questa provincia sarannocostrette a razionare la fornitura di elettricitàdato che le ondate di calore hanno portato a un aumento vertiginoso della domanda di energia e allo stesso tempo a una crisi idrica pressante, con i serbatoi d’acqua prosciugati. Nella provincia di Sichuan, dove vivono quasi 85 milioni di persone, negli ultimi giorni la colonnina di mercurio ha toccato più voltei 40 gradi, anche 42: di conseguenza la domanda per esempio di energia legata all’aria condizionataè schizzata alle stelle. Contemporaneamente, non è nemmeno possibile però far conto dell’energia derivata dall’idroelettricodato che i fiumi della zona sono sempre più a secco: un bel problema dato che proprio l’idroelettrico è fonte in alcune zone dell’80% dell’energia generata. La chiusura delle fabbriche legata a una serie di eventi meteo estremi inseribili nel contesto della crisi climatica è un duro colpo a livello economico: la provincia del sud ovest cinese è infattiproduttrice della metà del litio nazionale, usato per le batterie deiveicoli elettrici,ad esempio. Con il caldo torrido delle ultime settimane c’era dunque da scegliere: energia per i residenti o per le industrie? Si è optato per dare priorità all’alimentazione elettrica domestica, imponendo ai poli industriali di19 su 21 città di sospendere la produzione o razionale l’elettricità, come hanno fatto per esempio Henan Zhongfu Industrial o Sichuan Meifeng Chemical Industry, oppure colossi che riforniscono anche Apple. All’agenzia Afp l’analista esperta di energia Susan Zou ha detto che si stimano “almeno 1.200 tonnellate di produzione di litio ridotte a causa delle interruzioni delle operazioni in questi cinque giorni”. In caso di continue ondate di calore altre province potrebbero arrivare alla stessa decisione, per esempio quelle diZhejiang, Jiangsu e Anhui. Intanto, in questa situazione critica, a essere monitorato è soprattutto ilFiume Azzurro, uno dei simboli della Cina che sta scendendoai minimi storici. Come il nostroPo, ilTamigi, ilRenoo il Danubio, il grande fiume cinese è sempre più in sofferenza per la siccità estrema, con serie conseguenze sull’approvvigionamento energetico e con rischi reali di perdita dei raccolti agricoli autunnali.