Spagna: il movimento è gratis

L’inizio dell’anno scolastico potrebbe essere un po’ meno duro per gli studenti spagnoli, ma non solo. Il Paese va ad aggiungersi ai vicini di casa europei che, di fronte all’inflazione crescentee spinti dalla volontà di promuoveretrasporti più puliti, renderanno gratuita buona parte della propria rete di trasporto pubblico. Durante il dibattito sullo stato della nazione, il 12 luglio, il primo ministroPedro Sanchezha dichiarato che il provvedimento sarà valido dal 1° settembre al 31 dicembre 2022 e riguarderà gli abbonamentiRenfe, la Rete Nazionale Ferroviaria Spagnola,sul regionale e le reti pubbliche suburbane.Saranno esclusi dalle misure i viaggi su altri servizi, compresi i treni a lunga percorrenza e quelli operati da altre compagnie ferroviarie. L’obiettivo dichiarato della politica è quello disostenere mezzi di trasporto più sostenibili, ora che la Spagna sta fronteggiandoil clima più secco degli ultimi 1200 annie conta centinaia di morti per le temperature estreme chearrivano a toccare i 45° gradi. Ma la misura è stata pensata anche per ridurre l’uso dell’auto durante una crisi del costo della vita che il Paese sta sentendo particolarmente, con l’inflazione che, a luglio, ha raggiuntoil 10,8% in un anno. Con l’aumento dei costi energetici gli abbonamenti gratuiti potrebbero alleviare la pressione sulle famiglie a basso e medio reddito, anche se non in modo uniforme in tutto il Paese. Non si tratta del primo provvedimento in questa direzione: a giugno il prezzo dei biglietti della metropolitana, degli autobus e dei tram era statoridotto del 30%, sconto che avrebbe dovuto diventare del 50% prima che venisse proposta la piena gratuità. Secondo Renfe “questa misura vuole promuovere il trasporto pubblico e ridurre l’uso di veicoli privati e contribuirà a ridurre la nostra dipendenza energetica e la nostra impronta di carbonio”. Dopo essersi registratisul sito, sarà possibile acquistare l’abbonamentodal 24 agostosull’app, ai distributori automatici e nelle biglietterie all’interno delle stazioni. L’abbonamento è gratuito, ma sarà necessario versareuna caparra di una decina di euroche verrà restituita automaticamente al termine dei 4 mesi di validità dell’offerta, a condizione che siano stati effettuatialmeno 16 viaggi. Secondo Renfe le linee che diventeranno gratuite copriranno quasi 75 milioni di viaggi di utenti abituali. «Questa misura incoraggia l’uso del trasporto pubblico, per garantire un modo sicuro, affidabile, confortevole, economico e sostenibile di effettuare gli spostamenti quotidiani, in un contesto di prezzi dell’energia e del carburante eccezionalmente elevati», ha spiegato la ministra dei Trasporti, della Mobilità e dell’Agenda UrbanaRaquel Sanchez Jimenez. Per finanziare l’iniziativa le autorità hanno previsto di sbloccare, inizialmente,221 milioni di euro. Se, però, gli abbonamenti in Germaniaridotti al prezzo di 9 eurocoprono tutti i trasporti pubblici a eccezione dei servizi ferroviari più veloci, la Spagnasi limiterà ai servizi ferroviari regionali e suburbani, che non sono così ampi come quelli tedeschi. Adrian Fernandez, portavoce di Greenpeace Spagna per la mobilità, ha detto al quotidiano franceseLe Mondeche il progetto «va nella giusta direzione, a differenza del sussidio per i carburanti, che ha continuato a incoraggiare l’uso dell’auto». A marzo, infatti, il governo ha approvatouno sconto di 20 centesimi su 1 litro di benzina: una misura che inizialmente ha riguardato solo i camionisti, ma poi si è estesa a tutti gli automobilisti.