Mentre secondo l’emittente finlandese Yle la Russia starebbe bruciando ilgas in eccessoche non esporta più in Europa, anche l’Italia, come laGermania, inizia a fare i conti con le politiche di austerità mirate a risparmiare il gas in vista dell’inverno. Il 9 agosto, infatti, è entrato in vigore ilregolamentovarato dall’Unione europea sullariduzione volontariadella domanda di gas naturale del 15% tra il 1º agosto 2022 e il 31 marzo 2023 per fronteggiare la stretta di Mosca. «Tenuto conto delpericolo imminenteper la sicurezza dell’approvvigionamento di gas causato dall’attuale aggressione militare russa nei confronti dell’Ucraina, il presente regolamento dovrebbe entrare in vigore con urgenza», si legge neltestopubblicato l’8 agosto nella Gazzetta ufficiale dell’Ue. Per l’Italia l’obiettivo è ridotto al 7%in virtù di alcune deroghe previste dal regolamento, che tengono conto in particolare del livello di stoccaggio raggiunto e della possibilità di esportare il gas risparmiato in altri Paesi. Il 2 agosto il governo italiano ha lanciato unacampagnadi sensibilizzazione sul tema realizzata dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria in collaborazione con l’ENEA. Tra gli obiettivi della “call to action” quello di ridurre l’uso dilavatrici e lavastoviglie, collegare gli apparecchi elettrici a prese con interruttore, spegnere ilfrigoriferomentre si è in vacanza o impostarlo in modalità a basso consumo, cucinare gestendo con attenzione i consumi elettricità e gas, spegnere le luci superflue e utilizzare lelampadine a Led. Il resto spetta all’iniziativa delle amministrazioni locali.Torinoha già diminuito l’intensità dell’illuminazione, ridotto di 2 °C la temperatura degli edifici comunali e di 1 °C quella degli edifici di proprietà comunale a uso scolastico e per ricettività di persone anziane e disabili. AMilanola Giunta ha raccomandato agli esercizi commerciali di tenere le porte chiuse per evitare dispersioni di energia e agli uffici di impostare e di limitare i condizionatori in modo di raggiungere una temperatura non inferiore a 26 °C. AFirenze, invece, è scattata l’ordinanza: dal primo agosto è proibito tenere la porta aperta negli esercizi che utilizzano l’aria condizionata se non si vuole incorrere in una sanzione da 25 a 500 euro. Il Comune ha inoltre invitato a impostare i termosifoni domestici a 18-19 °C e a «stirare solo il necessario». La scelta più radicale è quella fatta daBelluno, che fino a metà settembre spegnerà le luci dei lampioni pubblici dalle 2.30 di notte alle 5.00 del mattino. Da Roma, al momento, nessuna notizia.