The Line: la città lineare che corre verso il futuro

Nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, a 500 metri sul livello del mare, si ergerà unnuovo concetto di città:The Mirror Line, una città edificio promossa dal principe ereditarioMohammed Bin Salmane parte del suo programma di ammodernamento del PaeseVision 2030di cui il progettoNeom(combinazione della parola greca “nuovo” e il termine arabo “futuro”) e la suaThe Linefanno parte. La città sarà lunga 170 chilometri, alta 500 metri e larga solo 200 metri e promette di ospitare un totale di 9 milioni di residenti occupando un’area di soli 34 chilometri quadrati; per avere un confronto basti pensare che la città diMilanooccupa un’area di 181 chilometri quadrati per 1 milione e 300 mila abitanti, mentre Roma occupa 1285 chilometri quadrati per meno di 3 milioni di abitanti. L’esterno della città sarà rivestito da una facciata a specchio che le consentirà, in modo camaleontico, di fondersi con lanaturacircostante rendendola invisibile. Mohammed Bin Salman vuole correre sui tempi e il suo piano richiede investimenti esteri, con una previsione di creazione di 380.000 posti di lavoro entro il 2030. Il progetto faraonico, che per volontà dello stesso deve competere con lepiramidi egizie, oltre a richiedere una valutazione più realistica delle tempistiche, che si dilaterebbero in 50 anni, non ha entusiasmato gli investitori occidentali che evitano di fare affari con il regno, e in particolare con il principe, in particolare dopo le forti accuse di omicidio del giornalista dissidente sauditaJamal Khashogginel 2018. La mega città infatti costerà, solo per la prima fase del progetto, 319 miliardi di dollari, metà dei quali finanziati dalSaudi Public Investment Fund,mentre si stima una spesa complessiva che supera i 500 miliardi di dollari. Altro aspetto da non sottovalutare è la percezione che si ha del luogo in cui si vive: dopo il duro periodo di pandemia le persone potrebbero evitare di vivere in un ambiente multi piano che con le sue grandi dimensioni apporterebbe forti modifiche anche al contesto ambientale circostante, nonostante nel progetto la natura resti al centro. Infatti,The Lineè costituita da due edifici paralleli separati da uno spazio verde, anche questo multipiano perché il cuore della visione sta tutto nell’organizzazione per strati verticali che sfida la città tradizionale piatta e orizzontale. Il concetto che sta alla base diThe Lineè quello dell’iperprossimità, un nuovo modo di concepire l’urbanistica: tutti i servizi chiave saranno sempre disponibili al massimo in un raggio di cinque minuti a piedi,senza bisogni di mezzi di trasporto,senza auto, senza strade, ma con un solo treno ad alta velocità con un transito end-to-end di venti minuti che viaggerà a circa 500 chilometri l’ora: questo è il nuovo concetto definito zero gravity urbanismdove le funzioni cittadine sono stratificate lungo un’asse verticale. Oltre a ridefinire una nuova urbanistica la città vuole essereinnovativasin dalla suaprogettazioneche sarà completamentedigitalizzatae la costruzione sarà in gran parte industrializzata anche se restano minimi i dettagli sui materiali che verranno utilizzati. In questo nuovo mondo completamente costruito da zero, i residenti avranno unmicroclima temperatoe potranno godere della natura circostante, che sarà sviluppata tra le due linee edificate, energia erisorse idriche rinnovabili al 100%e una posizione strategica che gli consentirà di connettersi con il 40% della popolazione mondiale con un volo che durerà al massimo sei ore. Mohammed Bin Salman ha dichiarato che chiunque potrà andare a vivere inThe Linee «lasciare un segno nel mondo in maniera creativa e innovativa», anche se per il momento, il segno lasciato è l’annuncio di una città che si spinge, ancora una volta, a oltrepassare i limiti mentre il mondo si ribella… è davvero questo il futuro?