Alfre Woodard per i diritti: «non potrebbe essere altrimenti»

Trent’anni di una carriera disseminata di grandi successi, quella dell’attrice americanaAlfre Woodard(12 Anni Schiavo, The Core, La Foresta Silenziosa, The Forgotten). Un centinaio di titoli che dimostrano uno dei suoi più grandi talenti: la capacità di trovarsi a proprio agio tanto diretta da Spike Lee inCrooklyn, quanto accanto a Jason Momoa nella serie futuristicaSeasu AppleTv, che diretta dai fratelli Russo inThe Gray Man,mega produzioneNetflix, la più costosa nella storia del colosso americano, disponibile da oggi in Italia. «InGray Maninterpreto una specie di corrispettivo di M per Bond – racconta Alfre Woodard a Ostuni, ospite dell’AlloraFest – Ho accettato questo ruolo perché volevo impressionare i miei figli, sia per il cast, Ryan Gosling, Chris Evans, (già incontrato inCapitan America: Civil War) e Ana de Armas, che per i posti bellissimi dove avrei girato, Londra, Hong Kong, etc. Solo dopo mi hanno detto che il mio personaggio sarebbe stato fermo in America! Comunque, ho avuto modo di avere il mio momento di gloria». In questi nuovi film action anchele donne hanno ruoli più di azione.«Noi siamo sempre state donne forti, è che il cinema non ci ha mai rappresentato in questo modo. Solo ultimamente, i registi cominciano a capirlo, e gli sceneggiatori a scrivere ruoli più legati alla realtà.» ComeViola Davisanche lei ha parlato di avere avutoproblemi nella sua carriera, non solo perché nera, ma ancheperché troppo nera.«Ancora oggi sono percepita diversamente: sono fra le attrici nere più avanti con gli anni, con la pelle più scura, e dall’aspetto etnico. Fin dall’inizio mi si diceva: “Stiamo cercando una giovane donna nera attraente”. Ma combattere è una delle cose che impari quando nasci al Sud. Nessun pregiudizio, mi toglierà la mia libertà di espressione». Ma ha sempre reagito. «Ci sono persone che puoi rinchiudere sul fondo dell’oceano con una catena attorno, e troveranno comunque il modo per uscirne. Questa è l’eredità che è stata lasciata alla mia generazione e l’insegnamento di mio padre: “c’è questo ostacolo? Dovrai solo trovare un modo per aggirarlo.Qualunque cosa tu voglia, puoi ottenerla”». È sposata dal 1983 con lo scrittore Roderick Spencer con il quale ha adottato due figli. Una unione mista che le ha creato dei problemi. «Non è sempre stato facile. Unmatrimonio interrazzialenel 1983 era un avvenimento che attirava molta attenzione. Quando decidemmo di sposarci, anche le nostre famiglie protestarono. Nonostante tutto ciò, il nostro amore ha superato la prova del tempo, rimaniamo felicemente sposati dopo più di tre decenni». Usa la sua voce perdifendere le cause in cui crede,fin dall’inizio degli anni ‘90, quando ha fondato con Danny Glover l’Artists for a New South Africa, associazione che promuove la libertà e l’uguaglianza. «Per me non è una scelta. È la mia lingua, la mia vita,è il modo in cui i miei genitori mi hanno cresciuta. Parlare di uguaglianza, combattere per i diritti, non potrebbe essere altrimenti.»