Il furgoncino hippie diventa elettrico

Il furgoncino hippie diventa elettrico

 

Neglianni ’70era ilmezzo di trasportopreferito daglihippieper attraversare l’Europa o gli Stati Uniticoast to coast. L’iconico pulmino della Volkswagen, ilBulli T1 e T2, con la carrozzeria bicolore e 5 finestrini per lato, piacque subito ai figli dei fiori per il suo aspetto decisamente diverso dai soliti pick-up americani. Unfurgoncinodal design gradevole, ma lentissimo, con solo 20 cavalli, in grado di raggiungere al massimo 90 km/h ed era nato in realtà 20 anni prima, intorno agli anni ’50, in un mercato che chiedeva mezzi per facilitare le manovre in città senza per questo sacrificare la capacità di carico. Quest’anno, dopo tanta attesa, la casa tedesca inaugura un nuovo modello della vettura. Si è fatta attendere parecchio (quasi 20 anni e 3 concept car diversi): la compagnia ha continuato ad annunciare il suo arrivo per diverso tempo, ma alla fine è entrato mai in commercio. Stavolta, però, è tutto vero: gli appassionati e i nostalgici possono cominciare a mettere da parte i risparmi. Il miticoTransportersi converte all’elettrico e si chiameràID. BUZZ.Quell’ID sta per Intelligent Design: oltre a essere aemissioni zero, sarà psichedelico e sarà disponibile in tonalità di colori insolite che, come scrive ilNew Yorker,ricordano quelli dei gusti dei ghiaccioli, dal verde lime, al giallo limone. Sarà in vendita in Europa questo autunno e sarà disponibile negli Stati Uniti nel 2024: laVolkswagenne sta realizzando uno più grande per il mercato statunitense, con tre file di sedili invece di due. SuTwitterc’è chi fa il conto alla rovescia per l’uscita del modello, chi fa fatica a contenere il proprio entusiasmo (la maggioranza) ma anche chi invece si domanda quanto ci sarà dello storico Bulli nel nuovo prototipo ultra tecnologico. Ilfascino dell’originale Transporterrisiedeva forse e soprattutto nei dettagli più scomodi, come il cambio robusto e duro da manovrare, il volante piatto ed enorme, i tergicristalli che pulivano poco e niente. «Se questo è il futuro – ha postato un utente sulla pagina Facebook di VW Bus Junkies – preferirei vivere nel passato » A ben vedere ilrestyling del Bulliè una scelta calibrata. La Volkswagen ha dominato l’industria dei veicoli diesel con le sue auto e camion “diesel pulito” fino a quando, nel 2015, ha ammesso di aver manomesso il software su oltre dieci milioni di veicoli perimbrogliare i test sulle emissioni. Lo scandalo ha portato la società al collasso, con le dimissioni di Martin Winterkorn, allora amministratore delegato del gruppo VW (deve ancora affrontare accuse penali in Germania). Un altro dirigente della VW è stato condannato al carcere da un tribunale americano. Le cause civili sono ancora in corso. Proprio lo scorso maggio, la Volkswagen ha accettato di pagare quasi duecentocinquanta milioni di dollari per risolvere i reclami presentati in Inghilterra e Galles. Insomma, la casa di produzione tedesca si augura che il leggendario pulmino siail primo di una flotta di veicolielettricicon cuiriscattarsidal passato non proprio immacolato.