RicordateBoris Johnson? Fino a qualche giorno fa era il leader del partito conservatore britannico e primo ministro del Regno Unito. Davanti al numero 10 diDowning Street, harassegnato le sue dimissionidopo che almeno 50 ministri ed esponenti del suo governo lo avevano abbandonato. Johnson, uomo politico ma anche giornalista, rimarrà in carica finché non verrà nominato il suo successore alla guida dei Tories. Secondo il britannico Guardian, sarà confermatoil 5 settembre, quando i parlamentari torneranno a Westminster dalla pausa estiva.«Sosterrò chiunque sarà, uomo o donna», ha annunciato il 7 luglio Johnson, davanti a una schiera di reporter sotto il sole londinese di mezzogiorno. Mercoledì 13 luglio, nel primo turno delle votazioni, i 358parlamentaridel partito conservatore sono tenuti a esprimersi per sostituire il primo ministro. Al primo turno hanno partecipato 8 candidati e candidate, che si sono assicurati il sostegno richiesto da 20 dei loro colleghi per la prima fase: passeranno allo step successivo coloro che guadagneranno almeno 30 voti. Candidate e candidati, come fanno notare decine di giornali britannici e non solo, sonomolto diversi da Johnson: “Come la maggior parte dei suoi predecessori comeleaderdel partito conservatore, il primo ministro Boris Johnson èricco, bianco e maschio”, scrive sull’agenzia statunitenseAssociated Pressla corrispondenteJill Lawless. Quattro contendenti appartengono aminoranze etniche, quattro sonodonne. Alla fine della corsa il Regno Unito potrebbe ritrovarsi con il suo primo ministro non bianco, la terza donna premier, o entrambi. Tra le persone candidate per il primo turno, otto totali, poi ridotte per il secondo scrutinio, spiccaRishi Sunak, 42 anni, banchiere diorigini indianeed ex Cancelliere dello Scacchiere (anche noto, in altri ordinamenti, come Segretario al Tesoro o ministro delle Finanze). I genitori sono arrivati in Gran Bretagna dall’Africa orientale. In corsa per il titolo c’è anche chi ricopre attualmente il ruolo diChancellorof the Exchequer,NadhimZahawi, anche se solamente da una settimana (è stato nominato dopo la recente ondata di dimissioni):nato a Baghdad, giunto in Gran Bretagna da bambino, è stato Segretario di Stato per l’Istruzione dal 2021 al 2022. Poi c’èKemiBadenoch, i cui genitori sononigeriani: è l’ex ministra per le donne e le pari opportunità del Regno Unito, “stella nascente della destra Tory”, secondo alcuni sostenitori.SuellaBraverman, nata da madre e padreindianiche si trasferironoin Uk dal Kenya e dalle Mauritius, vorrebbe fermare le politiche per il clima perché troppo costose. È la procuratrice generale per l’Inghilterra e il Galles. PennyMordaunt, ministra del Commercio, sotto il governo della premier Theresa May fu la prima donna alla guida della Difesa.LizTruss, attuale ministra degli Esteri, ha ricoperto molte cariche di governo in passato: Sottosegretaria all’Istruzione nel 2012, ministra dell’Ambiente nel 2014, ministra della Giustizia e Cancelliera nel 2016, segretaria del Tesoro nel 2017. Rimangonogli unici due uomini bianchidella lista:Tom TugendhateJeremy Hunt. Il primo è presidente del comitato ristretto degli affari esteri, tra i primi a prendere le distanze da Johnson e dai suoi scandali, comeil Partygate. Hunt è l’ex segretario alla salute, in passato anche ministro degli Esteri, ha perso contro Johnson alle precedenti elezioni. Elezioni che stavolta non ci saranno:dopo vari scrutini rimarranno due contendenti che dovranno affrontare un ballottaggio di circa 180.000 membri del partito conservatore in tutto il Paese. E il vincitore diventerà automaticamente primo ministro, che Boris sosterrà «chiunque sarà, uomo o donna».
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