Tra caldo e dolo, la cenere cade sulla Capitale

Roma brucia epiove cenere sul cielo della Capitale. In questi giorni di disastri climatici, tra la tragedia delghiacciaio della Marmolada, lasiccitàche attanaglia la Penisola, le temperature elevate e persino trombe d’aria e forti temporali a Cremona, Piacenza e nel Nord Italia, a Roma si stanno verificando invece da sud a nord unaserie di incendi,alcuni dei quali probabilmentedi natura dolosa. Nel soloLazio, in un giorno si sono verificati oltrecento roghi, con gli incendi che si sonotriplicati nella Regionee nella Capitale nell’ultimo periodo. Fiamme alte anche venti metri che avvolgono condomini, parchi che bruciano, zone residenziali evacuate: in molti punti, nella Capitale che solo di recente aveva sperimentato il devastante incendio diMalagrotta, le sirene dei vigili del fuoco continuano a suonare senza sosta. Tra i roghi più pesanti quello in via dellaPineta Sacchetti, dove sono intervenuti anche quattro elicotteri, per un mega incendio nell’area del parco del Pineto in cui sono bruciati oltre 50 ettari.Diverse aree sono state chiuse o evacuate: stop alla ferrovia Roma Viterbo tra Valle Aurelia e Vigna Clara, evacuato precauzionalmente in via Albergotti un istituto di suore e diverse case in via Proba Petronia. Non solo: le fiamme hanno toccato ancheil centro sportivo Vis Aurelia, danneggiando diverse strutture e costringendo varie famiglie alla fuga. Rabbia tra i residenti soprattutto dellaBalduina, che denunciano come gli incendi siano ormai una costante annuale in questo periodo, conpoca prevenzione e interventi tardivi. Secondo il sindaco di RomaRoberto Gualtieri,che in questi caldi giorni d’estate deve affrontare anche il sempre più complesso problema dei rifiuti (e dei cinghiali), alcuni degli incendi vasti e preoccupanti, con inneschi multipli, potrebbero essere dinatura dolosa, anche se saranno poi le indagini a stabilirlo. «Sono venuto a verificare – ha spiegato il sindaco accorso in zona Pineto – le operazioni di spegnimento. Siamo molto preoccupati e siamo vicini ai cittadini. Siamo qui per affrontare questa grave emergenza. In alcuni casi – ha detto Gualtieri parlando dei vari roghi – si è accertata la mano dolosa e questo è inaccettabile e gravissimo. In questo caso non lo sappiamo. Auspico la massima durezza nell’azione repressiva contro chiunque abbia partecipato a creare questi incendi nel caso siano dolosi». Mentre brucia anche la vegetazione aMonte Spaccato, a sud su via Pontina e nella zona di Ariccia, così come su via Ardeatina, altri incendi si sono diffusi lungo le tangenziali provocando danni importanti. Secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile, che in questi giorni ha impegnato oltre300 squadre in tutta la Regione, tracaldoe vento i roghi sono diventati sempre più complessi da spegnere e rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (15 giugno-3 luglio) gli interventi si sono realmente triplicati: questa estate ci sono stati1750 interventi contro i 400 del 2021. Tra gli incendi più drammatici quello aValle Aurelia, con fiamme alte anche 20 metri intorno a condomini e una notte da incubo per i residenti: per spegnere le fiamme è intervenuto persino un elicottero e le persone, per salvarsi, si sono riversate sulle strade tra cenere e odore acre percepito in varie zone della città. Solo a Roma in poco ci sono stati80 interventi: il 70% ha riguardato sterpaglie, boschi e colture, il resto case e abitazioni in un vero e proprio inferno con temperature intorno ai39 gradie aria irrespirabile. La cenere, segnalano i residenti, è arrivata persino a Prati, Salario, quartiere Trieste, Villa Torlonia, piazza Bologna, piazza Venezia, via Nazionale e diverse altre aree eda San Pietro si potevano osservare le colonne di fumo. Nel frattempo le fiamme hanno mandato in tilt alcuni tratti della linea ferroviaria, con circolazione sospesa oggi per esempio sulla tratta Roma San Pietro-Vigna Clara. «Con questo caldo il tema degli incendi sta diventando devastante, basti dire che rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso abbiamo avuto il triplo degli incendi. Un dato che ci dà l’idea di quanto la situazione sia molto seria», ha precisato anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. «Sono in contatto continuo con la sala operative della protezione civile, con i vigili del fuoco, con i sindaci in prima linea perché è una situazione complicata. Speriamo che nelle prossime ore questo tempo migliori ma è evidente che, insieme a quanto è avvenuto alla Marmolada, quanto sta accadendo ci dice che non ci sono pericoli per il futuro sui cambiamenti ambientali masiamo dentro una stagione dove il pericolo è iniziato, questa è la verità. Dovremmo esserne molto più consapevoli perché i mutamenti climatici non proporranno dei rischi ma siamo già nella fase in cui la vita peggiora e di molto perché questo tema non è stato affrontato con la necessaria rapidità» ha raccontato il governatore. Sia Zingaretti che Gualtieri pongono l’attenzione sulmix fatale delle ultime ore: da una parte incendi che – a causa delletemperature elevatee del vento – partono da sterpaglie e poi corrono in zone aride dove le fiamme si propagano facilmente, dall’altra l’ipotesi che in diversi casi ci sialo zampino di qualche piromane. Nelle prossime ore sono attesi accertamenti e rilievi che potrebbero fornire più informazioni sull’accaduto. Allo stesso tempo, così come quelle relative ai rifiuti che strabordano dai cassonetti o dei cinghiali sempre più presenti nell’area urbana con rischio di incidenti sulle carreggiate, i romani lamentano anche la difficoltà in alcuni casi a ricevere aiuto. In zona Pineta Sacchetti, per esempio, ai cronisti locali alcuni residenti raccontano di essere scesi in strada con bacinelle e secchi d’acqua per bagnare balconi, giardini e persino muri, dato chele fiamme si avvicinavano ma i soccorsi tardavano.«Abbiamo chiamato più volte ma i camion dei vigili del fuoco tardavano. Era troppo pericoloso e siamo tutti usciti fuori dalle nostre case». Mentre i vigili del fuoco sono costantemente al lavoro nel tentativo di spegnere le ultime fiammelle e in attesa di scovare eventuali responsabili degli incendi dolosi, l’immagine di Roma per le migliaia di turisti in visita alla Capitale oggi appare particolarmente emblematica, per certi versiapocalittica:anche a Fiumicino si registrano disagi per ritardi e cancellazioni, è in corso losciopero dei taxi, le colonne di fumo si osservano da diversi punti della città e il forte odore di bruciato è stato percepito persino a Piazza di Spagna. Nel frattempo i rifiuti continuano ad accumularsi intorno ai cassonetti e da pochi giornipersino branchi di lupi, forse a caccia di cinghiali, sono stati visti arrivare alle porte della città.