Google Cloud vuole una “nuvola” green

Google Cloud vuole una “nuvola” green

 

In occasione del primoSummitsulla sostenibilità organizzato da Google Cloudche si è tenuto il 28 giugno, la compagnia di Mountain View ha presentato una serie disoluzioni dedicate ad aziende e privatiper valutare il loro impatto sull’ambiente. La prima è aver esteso all’intera platea dei clienti l’accesso aGoogle Earth Engine, una tecnologia di monitoraggio ambientalenatanel 2010 che combina immagini satellitari e dati geospaziali, oltre 40 petabyte, per fornireinformazioni sullo stato degli habitat e degli ecosistemie sulla loro evoluzione nel tempo. Google ha poi lanciato un progetto pilota che consentirà ai clienti Cloud di stabilire un punteggio di base per l’energia prodotta senza emissioni di carbonio (Cfe) e la propria impronta di carbonio “Scope 2”, ovvero le emissioni indirette associate all’acquisto di energia. ”È ormai nell’interesse di tutti comprendere come diventare più sostenibili e intraprendere azioni che abbiano un impatto significativo – ha dichiarato l’azienda – Basti pensare che quest’anno negli Stati Uniti laquerydi ricerca online ’come ridurre la mia impronta di carbonio’ è stata digitata come mai prima d’ora, e le ricerche per approfondire “cos’è ilgreenwashing” sono quintuplicate negli ultimi dieci anni”. Annunciato anche il potenziamento della suiteCarbon Sense, che fornisce una documentazione sulleemissioni di anidride carbonica associate all’utilizzo diGoogleCloud.All’inizio del 2023 il servizio verrà allargato anche al pacchetto Google Workspace e consentirà di monitorare le emissioni associate a prodotti come Gmail, Meet e Docs. Per i team IT, gli amministratori e icloud architect, Cloud introduce inoltre la modalità low-carbon, che consente di limitare le risorse alle aree dell’infrastruttura con le minori emissioni di carbonio. Infine Google rilasceràCloud Ready for Sustainability,un programma rivolto aipartnerdell’azienda che disporranno di nuovi strumenti, acquistabili online nell’apposito Marketplace Sustainability Hub, per supportare i clienti araggiungere i propri obiettivi di sostenibilità. “I partner con la designazione GCR-Sustainability offrono soluzioni che riducono le emissioni di carbonio, aumentano la sostenibilità delle catene del valore, aiutano le organizzazioni a elaborare idati Esg(Environmental, social and corporate governance) o a identificare i rischi climatici”, si legge nel comunicato diffuso dall’azienda.