Le pitture digitali di Hybrida

Un ibrido tra arte visiva e digitale. Fino al 6 settembre alVisionarea Art Space di Roma,in anteprima nazionale,Matteo Basilétorna a sperimentare i linguaggi e lenuove frontiere deldigitale. Nel mondo antico l’ibridismoveniva considerato come la fusione tra elementi umani e animali. Molte creature mitologiche (la Sfinge, il fauno o il Minotauro) erano la risultanza di svariate specie animali combinate insieme. Oggi l’ibridismo è fra uomo, tecnologia e biologia; fra uomo e chip sottopelle o microrganismi biologici, come per esempio un virus. Da oltre vent’anni, Basilé coniuga lacultura digitaleailinguaggi analogici, in una sintesi vibrante e dal respiro universale tra meccanica e elettronica, tradizione e innovazione, setting reale e virtuale. Attraverso l’obiettivo racconta la stratificazione umana tra bellezza ediversità: sfondi piatti e dal colore omogeneo, di ispirazione fiamminga, figure perlopiù femminili isolate nello spazio. I suoi soggetti sono creature sospese in un tempo indefinito e in unaforma fisica ibrida.In una dimensione per certi aspetti non dissimile a quella delMetaverso. La venticinquesima ora – HYBRIDA – Matteo Basilé La venticinquesima ora – HYBRIDA – Matteo Basilé FLORA MAGNIFICA VI – HYBRIDA – Matteo Basilé FLORA MAGNIFICA VI – HYBRIDA – Matteo Basilé FLORA MAGNIFICA VIII – HYBRIDA – Matteo Basilé FLORA MAGNIFICA VIII – HYBRIDA – Matteo Basilé IMAGO MUNDI – HYBRIDA – Matteo Basilé IMAGO MUNDI – HYBRIDA – Matteo Basilé THEF – HYBRIDA – Matteo Basilé