I crimini del Gruppo Wagner

Fondato nel 2014, ilGruppo Wagnerè una compagnia militare privata al servizio delCremlino, supervisionata dall’imprenditore russo Evgenij Prigožin un tempo definito lo “chef diPutin”. Seguendo il concetto di “guerra ibrida”, il Gruppo è stato dislocato nei vari teatri di guerra dove sono in gioco gli interessi della Russia, dalDonbassalla Siria, fino a una dozzina di Paesi delcontinente africano. Principalmente in Libia, in Sudan, in Mali, nella Repubblica Centrafricana, in Madagascar e in altre località dell’Africa subsahariana. Lo scopo del Gruppo è estendere l’influenza russa in Africa contrastando soprattutto gliinteressi occidentali, tanto che Joseph Siegle, esperto dell’Africa Center for Strategic Studies, ha affermato che la Russia sta usando i mercenari come «uno strumento coercitivo per minare l’idea della democrazia occidentale e portare questa nazioni verso Mosca. Putin vuole sfidare l’assetto democratico internazionale perché non riesce a competere bene in tale ordine». Il dispiegamento occulto di migliaia di soldati mercenari a supporto diregimi dittatoriali e democratici corrotti, impegnati militarmente contro ribelli e/o forze jihadiste/terroristiche, ha comportato numerosi problemi e gravissimi abusi dei diritti umani negli ultimi tempi. Il Gruppo è stato accusato più volte diesecuzioni sommarie e di torturenei confronti di civili nella Repubblica Centrafricana, mentre nel 2018 sono stati assassinati misteriosamente tre giornalisti russi che indagavano sull’attività del compagnia militare. L’episodio più grave però è accaduto in Mali, dove progressivamente la Russia è subentrata al posto della Francia nelle lotte interne al Paese. Lo scorso 27 marzo si sono scatenate una serie di violenze nella cittadina di Moura, dove sono intervenute leforze di sicurezza malianecon il supporto dei mercenari russi. Un attacco militare durato quattro giorni che ha comportato la morte di oltre 300 persone, per lo più civili, massacrati indiscriminatamente durante leoperazioni “anti-terrorismo”e poi sepolti in fosse comuni. Un atto estremamente feroce che ha sconvolto la direttrice Corinne Dufka della sezione dell’Africaoccidentale di Human Rights Watch: «Ho documentato le atrocità di tutte le fazioni in Mali per oltre un decennio, e se gli islamisti armati hanno massacrato centinaia di persone, questa è la più grave atrocità fatta da qualsiasi gruppo». Il team delleNazioni Uniteincaricato di investigare su questi crimini ha più volte tentato di raggiungere le aree coinvolte per intervistare i residenti locali, ma le forze di sicurezza maliane si sono sempre frapposte, impedendo qualsiasi rilevazione e arrestando i possibili testimoni. Azioni che tuttora scoraggiano qualsiasi ricerca della verità. L’oscuro intreccio frainteressi geopolitici ed economiciha prodotto una fitta nebbia su i reali rapporti fra la compagnia militare e i vari governi africani coinvolti, mentre i mercenari della Wagner sono stati recentemente avvistati anche in Ucraina, dove molti temono o sospettano che possano macchiarsi degli stessi crimini commessi in Africa.