Donne che ascoltano le donne
Discutere di tematiche importanti e complesse in modo semplice, senza tralasciare alcun dettaglio: questo è l’obiettivo diGiulia CutereGiulia Perona, creatrici diNon è senza rossetto, il nuovo podcastAudible Originalin uscita il 6 giugno. Cosa significa essere unadonnaoggi? Essere unafemminista? Di qualistereotipi e pregiudizinon ci siamo ancora liberate? Questi sono alcuni degli interrogativi che Cuter e Perona portano ai microfoni del loro podcast per affrontare, in 12 puntate,12 grandi tematiche: daə figlə al consenso, passando per i diritti civili, la giustizia sociale e la scienza. Il progetto riprende il loro impegno diraccontare le donnegià avviato inSenza Rossetto,un podcast nato nel 2016 e ampliatosi poi in una newsletter nel 2017 (nel 2020 è nato anche un libro,Le ragazze stanno beneper HarperCollins Italia). «Volevamo tornare alla forma dell’audio e soprattutto ampliare tutte quelle tematiche che oggi ormai si intersecano con lelotte per i diritti delle donne», spiegaGiulia CuteraLa Svolta. Giulia Perona e Giulia Cuter, creatrici di Non è senza rossettoCredit: Alma Vassallo Giulia Perona e Giulia Cuter, creatrici di Non è senza rossettoCredit: Alma Vassallo Per far ciò, hannodato vocea scrittrici, giornaliste, attiviste, politiche ed esperte, partendo dalle lorobiografiee dalle loro esperienze quotidiane. Parlano dicorpi, bellezza ed estetica conMarina Cuollo; di identità e questioni razziali conNadeesha Uyangoda; di scienza conLicia Troisie di «tutti gli stereotipi che esistono ancora oggi riguardo le donne che accedono al mondo delle scienze e alle materie scientifiche». Tra le altri ospiti: Elly Schlein, Violeta Benini, Daniela Hamaui, Annalena Benini, Chiara Sfregola, Giusi Marchetta, Paola Di Nicola, Francesca Mannocchi, Donata Columbro. Ma qual è lapuntata preferitadi Cuter? «Questa è una cosa sempre difficilissima da chiedere a un autore – risponde ridendo – Sono affezionata a tutte perché alla fine tutte ci hanno portato qualcosa di nuovo». Ma una che le è piaciuta particolarmente c’è ed è la prima (“Non è un Paese per donne”), dove si parla dipoliticaconElly Schlein, Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna. «Secondo me [Schlein] è stata capace difornire un quadromolto ampio su cosa significhi lottare per la parità di genere oggi, ovvero unire questa battaglia con moltissime altre lotte urgenti: dall’emergenza climatica, allagiustizia sociale, aidiritti civili.Ha un approccio molto positivo: non c’è ingenuità nel fatto che queste lotte richiedano un forte impegno, ma mostra anche molta fiducia nelle generazioni future. È una belladose di ottimismoe di unarabbiagiusta, quella che ti fa venir voglia dicambiare le cose». La scelta di “Non è un Paese per donne” come prima puntata non è stata casuale: «Fa un po’ dacornice,perché tocchiamo quasi tutti i temi che poi andiamo a sviscerare all’interno delle altre puntate». Guardando alla struttura del podcast, si parte da tematiche più “personali” («il rapporto con il nostro corpo, con la nostra sessualità, con la maternità») per arrivare a questioni piùuniversalie ad ampio spettro. «In una delle ultime puntate – continua Cuter – intervistiamoFrancesca Mannocchiper cercare di fare un po’ il punto su cosa significhi essere una donna, non solo dalla nostra prospettiva di ragazze occidentali bianche, ma provando a vedere qual è la posizione delle donne nel resto del mondo (per quanto possibile farlo in una sola puntata)». Storie, testimonianze, dati e approfondimenti, per fornire aə ascoltatorəspunti di riflessioni. Il tutto spiegato inmaniera semplice,«in un modo che possa comprendere anche nostra madre». PerchéNon è senza rossettoè dedicato a tutte lepersone curiosema non necessariamente esperte dei temi trattati. «Perché crediamo chesentir raccontarestorie concrete sia unbuon modoper far avvicinare le persone che magari non hanno tutti gli strumenti o la terminologia adatta aconoscere gli argomentidi cui si parla».