C’è del verde anche nel calcio
Rispetto dell’ambiente e giustizia sociale sono i primi valori di una nuova squadra di calcio maschile che vuole vincere anche fuori dal campo «Un gruppo di gemme riunite dall’amore per il calcio, il Vermont e il nostro pianeta». È il motto delVermont Green Football Club, una squadra di calcio maschile che ha da poco esordito in campo nel campionato dilettantistico americanoUSL League Two. Per i suoi giocatori però, la prima sfida da vincere è quella della sostenibilità.Inutile chiedersi di che colore è la loro maglia, lo stesso che portano nel nome, una parola e un valore che «serve a ricordarci il nostro impegno nei confronti del nostro pianeta e della nostra comunità», dichiarano i membri della squadra. Per questo il club ha fissatocinque obiettivisu cui intende lavorare nei prossimi mesi. A cominciare dalla volontà di diventare unclub net-zero, ovvero ridurre le emissioni di carbonio sull’intera catena del valore – dai fornitori agli utenti finali – secondo gli standard stabiliti dall’iniziativaScience Based Targets. Questo implica lo sviluppo di un’infrastruttura interna per il monitoraggio e la rendicontazione delle emissioni. Un altro obiettivo riguarda l’acquisto di prodotti per la squadra realizzati con materiali riciclati e che promuovano il riutilizzo, oupcycling, allo scopo di evitare l’introduzione di nuovi materiali nella catena di approvvigionamento. Il Club aderisce inoltre a1% for the Planet, una rete globale di aziende e organizzazioni no-profit che donano l’1% dei loro ricavi annuali ad associazioni ambientaliste. Ma l’impegno del Vermont Green non si limita all’ambiente. Un altro dei loro obiettivi, infatti, è combattere il razzismo sistemico nel calcio. Per questo il Club aderisce ai principi dell’Anti Racist Soccer Club, una coalizione creata per combattere le discriminazioni etniche nel calcio americano aperta a club, campionati e gruppi di tifosi, che ogni tre mesi devono sottoporsi a una revisione di responsabilità sulla base di unpiano in 10 punti. «Il Club crede che il calcio possa essere un potente catalizzatoreper un mondo più sostenibile dal punto di vista ambientale e socialmente giusto», si legge nel manifesto pubblicato sul sito della squadra. Che conclude: «La nostra missione è costruire una squadra di calcio che rifletta questi valori e incorpori la giustizia ambientale nella sua strategia competitiva, nei suoi processi operativi e nella sua cultura». Quella del Vermont Green, però, è solo l’ultima di una serie di iniziative che puntano a sensibilizzare il calcio su temi come l’ambiente e i diritti umani. A fine 2021, l’Unione delle federazioni calcistiche europee (Uefa) ha lanciato unastrategiada qui al 2030 che include obiettivi in materia di economia circolare, politiche sociali antidiscriminatorie e ditutela dei minori e delle disabilità. In Italia le società Ecoarea Better Living e Impresa Green hanno proposto alle società sportive del circuito professionistico di adottare unprotocollodi certificazione per monitorare le pratiche energivore e trovare soluzioni ecologiche virtuose. A febbraio dell’anno scorso, per tornare ai Club, laJuventusha supportato lo sviluppo diSulla Razza, un podcast che si è proposto di «intavolare una conversazione sulla questione razziale in Italia» attraverso 12 episodi a partire da altrettante parole o concetti come “colorismo”, “femminismo intersezionale”, “letteratura postcoloniale” e “tokenismo”. Sempre nel 2021, una classifica pubblicata dalla Bbc insieme alloSport Positive Summitdelle Nazioni Unite ha assegnato alTottenhamla patente di società più verde della Premier League. Ma il premio alla «squadra di calcio più verde del mondo», come si autodefinisce, va ai giocatori delForest Green Rovers, il Club inglese di Nailsworth, nel Gloucestershire, che nel 2018 è statoriconosciuto dall’Onucome il primo a zero impatto ambientale. Come? Grazie adivise riciclateda fondi di caffè e bottiglie di plastica,dieta veganaobbligatoria per calciatori, staff e pubblico e uno stadio che sfrutta l’energia solare. L’attuale casa della squadra, l’arena New Lawn, verrà inoltre presto abbandonata per un nuovoEco Parkin legno realizzato dallo studio diZaha Hadid.