Fronteggiare la crisi climatica e mettere fine alladipendenza energetica dalla Russiacomechiedel’85% dei cittadini europei. Sono gliobiettivi del pianoRepower Uepresentato oggi in Commissione europea, un pacchetto normativo in materia dirinnovabili, diversificazione delle forniture e risparmio energetico. Risparmio energetico Il piano prevede un aumentodal 9% al 13%dell’obiettivo vincolante diefficienza energeticanell’ambito del pacchettoFit for 55della legislazione sulGreen Dealeuropeo entro il 2030. Per questo in giornata è stata pubblicata una specificacomunicazionedove vengono descritti i comportamenti a breve termine che potrebbero ridurre la domanda di gas e petrolio del 5%. La Commissione, inoltre, incoraggia gli Stati membri aintrodurre agevolazioni fiscali che promuovano il risparmio energeticoe ad avviare campagne di comunicazione specifiche rivolte alle famiglie e all’industria. Diversificazione delle forniture Lo strumento chiave per diversificare le fonti di approvvigionamento è costituito dallanuovaPiattaforma energeticaUe, che unisce la domanda e ottimizza l’uso delle infrastrutture per la vendita di gas, Gnl e idrogeno. Approvata oggi anche unaStrategia energetica globaleper favorire la diplomazia energeticaattraverso partenariati a lungo termine con i fornitori in linea con ilGlobal Gateway. Il piano prevede in particolare lo sviluppo dicorridoi per l’idrogenonel Mediterraneo e nel Mare del Nord. «Di fronte all’aggressione russa, l’Unione europeasosterrà l’Ucraina, la Moldavia, i Balcani occidentali e i Paesi del partenariato orientale,nonché i nostri partner più vulnerabili», si legge nel comunicato dell’iniziativa, che precisa come «con l’Ucraina continueremo a lavorare insieme per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e un settore energetico funzionante, aprendo la strada alfuturo commercio di elettricità e idrogeno rinnovabili, oltre a ricostruire il sistema energetico nell’ambito dell’iniziativa Repower Ukraine». Rinnovabili La Commissione propone dialzare di 5 punti al 45% l’obiettivo fissato per le energie rinnovabili entro il 2030nell’ambito del pacchetto Fit for 55. Tramite un’appositaStrategia solare, l’Europa punta raddoppiare la capacitàsolare fotovoltaicaentro il 2025 e a installare 600 Gw entro il 2030. Altre iniziative prevedono incentivi per ilbiometano, unaraccomandazioneper snellire i complessi iter burocratici e l’obbligo graduale di installare pannelli solari sui nuovi edifici residenziali, pubblici e commerciali. All’interno di questo quadro si vuole infineincrementare la produzione di idrogeno rinnovabileportandola a 10 milioni di tonnellate l’anno entro il 2030, a cui si aggiungeranno altri 10 milioni di tonnellate importate dall’estero. L’Europa ha inoltre stanziato 200 milioni per accelerare i progetti sull’idrogeno rinnovabile, e la Commissione si è impegnata a valutare i primi progetti entro l’estate. Queste iniziative potrebbero farrisparmiare fino a 35 miliardi di metri cubi di gas naturale entro il 2030, e secondo quantodichiaratodalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen consentirebbero di sostituire fino a 50 miliardi di metri cubi all’anno di gas russo importato. Costi e benefici Per raggiungere gli obiettivi del piano è previsto un investimento aggiuntivo di 210 miliardi di euro da qui al 2027. «Si tratta di unanticipo sulla nostra indipendenza e sicurezza», dichiara l’Europa, «tagliare le importazioni russe di combustibili fossili può anche farci risparmiare circa 100 miliardi di euro l’anno». Al piano potranno essere destinati anche i 225 miliardi di euro stanziati dalRecovery Funda discrezione dei singoli Stati, che potranno integrare i loro Piani per la ripresa nel contesto di Repower. La Commissione propone inoltre di aumentare la dotazione finanziaria dello stesso Recovery Fund con altri 20 miliardi in sovvenzioni provenienti dallavendita di quote delSistema di scambio delle quote di emissionedi gas serra (Ets), e incoraggia il trasferimento volontario da parte degli Stati delle risorse dei fondi di coesione (26,9 miliardi) e della Politica agricola comune (7,5 miliardi). «Già prima del barbaro attacco della Russia all’Ucraina sapevamo che dovevamo abbandonare i combustibili fossili per passare a un’economia più sostenibile. Questa transizione ci fornirà non solo energia pulita abbondante e conveniente, ma anchesicurezza energetica», ha concluso Ursula von der Leyen.
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