Chi sono i leader del futuro secondo “Time”

 

Ispirano, creano, lottano, fanno informazione sotto le macerie, cercano di prendersi cura della natura ma anche della società che li circonda. Sono persone normali, come noi, ma hanno tutti quel qualcosa in più per essere consideratii leader del futuroed essere inseriti nella lista dei“Next generation Leaders 2022”diTime. 10 volti giovani,alcuni sconosciuti al grande pubblico, con lavori e progetti negli ambiti più diversi, ma scelti dal settimanale statunitense perché diispirazioni per le generazioni di oggi e di domani. Dalla beauty influencerDeepica Mutyalaal nuovo direttore creativo di Salvatore Ferragamo,Maximilian Davis, entrambi accomunati dalla ricerca dellabellezza inclusivaper tutti i colori di pelle. Dalla barista di StarbucksJaz Brisack, la prima a riunire in un sindacato tutti i lavoratori della catena di caffè statunitense, alla star nigeriana degliAfrobeats CKayeBolor-Erdene Battsengel, il membro più giovane del gabinetto della Mongolia, conosciuta per aver iniziato unarivoluzione digitaledei servizi pubblici. Anche se la copertina quest’anno è tutta per lei,Olga Rudenko,classe 1989, caporedattrice delKyiv Independent,il giornale in lingua inglese fondato a novembre 2021 a Kyiv, a pochi mesi dall’inizio della guerra in Ucraina. «Siamo la prima generazione chenon ha vissuto sotto l’Unione Sovietica, e che non ha provato quel tipo di repressione alle nostre libertà», racconta aTimeOlga, conosciuta in tutto il mondo per aver continuato a fareinformazione nei bunker antiaereo, per aver verificato le migliaia di informazioni che arrivavano anche a 100 metri sottoterra, e per aver mandato i suoi giornalisti sul campo per documentare cosa stesse succedendo nelle loro città. «Non scriviamo solo una notizia, la viviamo», continua la giornalista ucraina. Indossa una T-shirt bianca con un cuore in mezzo al petto di due colori, blu e giallo come quelli della bandiera ucraina. Non una semplice start-up, la storia delKyiv Independent,nato dopo la chiusura del più antico giornale ucraino in lingua inglese, ilKyiv Post, ha tutte le caratteristiche per esserne una di successo, anche durante una guerra. Libero dalle pressioni di oligarchi e grandi gruppi editoriali, il giornale è cresciuto in modo esponenziale in pochissimi mesi -solo suTwitterè passato da avere 30.000 seguaci a oltre 2 milioni, distinguendosi nel racconto del conflitto traRussia e Ucraina. Una guerra di sopravvivenza, come la chiama Olga, sia per il suo paese che per il suoKyiv Independent, fondato con l’ambizione di farsi notare proprio per il giornalismo indipendente. «Tutto quello a cui aspira l’Ucrainaè essere un Paese libero dove le persone possano scegliere chi essere. E la Russia ne è l’opposto», sottolinea la giovane e determinata giornalista, fiera di essere arrivata lì insieme ai grandi sulla copertina del Time, e continuare a essereuna testimone imparziale. Dall’altra parte del mondo, inNepal,Rinzin Phunjok Lamaguida unteam di ambientalistiche lavorano per coinvolgere la comunità locale documentando e tracciando la fauna selvatica minacciata dai cambiamenti climatici e in via di estinzione. Organizzano seminari in cui la popolazione locale condivide la propria conoscenza del paesaggio, ma anche club per insegnare ai bambini ad avere cura della propria terra fin da piccoli. E a diventare ileader del futuro.

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