Aiuto! Il ciclo dell’acqua è impazzito

Un delicato, e indispensabile equilibrio, quello chefluttua tra evaporazione e precipitazioni. E che ha un unico protagonista.L’acqua. Una volta evaporata dall’oceano per l’azione del Sole,l’H2O raggiunge l’atmosfera. Qui si fa nuvola e, tornando nella sua versione liquida, precipita a terra, riversandosi sul suolo. Raggiungendo i fiumi e confluendo nel mare. Quanto è sano, oggi, questo ciclo? A leggere i dati di unnuovo studiopubblicato suNature, non molto. A causa infatti delriscaldamento globale, l’acqua salata sta diventando sempre più salata. Quella dolce, sempre più dolce. E questa non è una buona notizia. Il surriscaldamento globale sta favorendol’aumento dell’evaporazione superficiale delle acque, non permettendo loro di mescolarsi con quelle più profonde e fredde, anche a causa delladiminuzione dell’intensità dei venti. Dove, infatti, non soffiano in modo forte, l’acqua in superficie siriscaldae non scambia calore con quella sottostante, rendendo la superficie più salina rispetto agli strati inferiori. Tra le implicazioni più pesanti di questa dinamica c’èl’aumento di fenomeni meteorologici estremi. Come lepiogge torrenziali. L’aumento dell’evaporazione superficiale non significa infatti solo aumento di salinità ma ancheaumento della quantità di vapore che entra in atmosfera. E che, tornando acqua, precipita. L’accelerazione del ciclo dell’acqua è dunque destinata a portare con sé un aumento di piogge e altri fenomeni atmosferici estremi in molte parti del mondo. Altra (in)naturale conseguenza è quella dell’aumento di pioggia ai Poli, che contribuisce ad accelerare lo scioglimento delle nevi e, confluita nel mare, altera l’equilibrio relativo a temperatura e salinità. Secondo Estrella Olmedo dell’Institut de Ciències del Mar di Barcellona, che ha condotto lo studio servendosi dei dati registrati daSmos(Soil Moisture and Ocean Salinity), un satellite attivo dal 2009 per l’analisi della salinità degli oceani e dell’umidità del suolo sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea(Esa) – i risultati ottenuti dovrebbero essere presi in considerazione da tutti i modelli climatici futuri per integrare i dati sulla salinità superficiale ottenuti grazie ai satelliti per avere una visione più completa degli effetti sul clima del riscaldamento globale. A differenza di quelli del sottosuolo, idati satellitari sulla salinità superficialehanno permesso di rilevare questa accelerazione del ciclo dell’acqua e, per la prima volta, l’effetto della stratificazione in regioni oceaniche molto estese. Secondo gli autori dello studio, i dati emersi confermano che l’atmosfera e l’oceanointeragiscono in modo più forte di quanto immaginassimo. Con conseguenze che riguardano l’intero Pianeta.