Le imprenditrici self-made sui social/2

Le imprenditrici self-made sui social/2

 

Il nostro viaggio alla scoperta dellepiccole imprese femminiliitaliane che si fanno largo sui social prosegue. Nellaprima puntata, abbiamo raccontato la storia di 3 brand di moda: non sono solo storie di successo, ma esempi positivi per tutte le donne che oggi, nel nostro Paese, cercano di costruire una propria attività. E non sono poche, anzi: l’Italia vanta il più alto numero diimprenditriciche ora, dal 5 maggio, hanno la possibilità di aderire alFondo di 200 milionidi euro, stanziato dal MiSE. Le risorse saranno destinate a professioniste in procinto di avviare un’attività o desiderose di rafforzarla che abbiano compilato e inviato i moduli necessari sulportale di Invitalia. Ecco 3 nuove storie di impresa fiorite grazie allepiattaforme sociale una passione comune:igioielli. Alessandra Tosini@violascharme PerAlessandra Tosini,@violascharmesu Instagram, l’idea di creare una propria linea di gioielli è nata comeun piano B. Costretta a un lungo periodo di riabilitazione a seguito di un delicato intervento nel 2012, riscopre una grande passione: quella per ibijoux. L’amore per l’artigianato le è stato tramandato dal nonno e dal padre, espertirestauratoridi mobili. Decide così di lasciare il precedente lavoro di perito metallurgico e di mettersi in proprio. Alessandra inizia a creare i primi modelli con il suo materiale preferito,l’ottone. Anelli e bracciali cesellati a mano e personalizzabili, ma anche orecchini smaltati, dalle linee geometriche e con fili pendenti. Il boom della sua attività arriva nel 2020: mentre i casi di coronavirus si moltiplicano e serranoBrescia,la sua città, in una morsa inaspettata e tragica, Alessandra, chiusa come tutti dentro casa,comincia a promuovere i propri gioielli sui sociale lancia unacampagnaper sostenere laFondazione della Comunità Bresciana, tramite l’acquisto di uno dei suoi bracciali con su scritto“Andrà tutto bene”. Tra le sue creazioni più apprezzate,i bracciali personalizzati.“Una ragazza sarda operata al cuore”, racconta “a conclusione dell’intervento si è voluta fare un regalo, comprando un bracciale con scritto sopra “Da cuore a cuore”, mentre un ragazzo di Roma ha chiesto alla fidanzata di sposarlo con un anello con sopra inciso “Ti amo da qui all’infinito”. Alice Canapa @eilish_gioielli Gioielli ironici, spiritosi, un po’ naive, che richiamano leforme e i modelli degli anni ’50 e ’60, rivisitandoli continte vivaci e riferimenti pop. Il brand diAlice Canapa, @eilish_gioielli su Instagram è nato formalmentenel 2016, ma avviato a piccoli passi già 10 anni fa. Partito come un hobby per pagarsi laretta universitariae iviaggi estivi, diventa per Alice pian piano un’attività a tempo pieno. L’esperienza, durata 5 anni, in unlaboratorio di decorazione e restauro di mobili, le fa comprendere che il percorso di studi intrapreso, quello diIngegneria ambientale, non è la sua strada, che alla teoria preferisce la pratica e le attività manuali. Dopo la laurea, si butta a capofitto nel suo progetto, si iscrive a unascuola orafa a Milanoe per un anno si trasferisce nel capoluogo lombardo, per poi tornare nella sua città d’origine,Osimo, nelle Marche. Con le macchine e gli strumenti essenziali per mettere su una piccola attività orafa, produce leprime collezionie riscuote subito successo. “Ero confusa sulle mie prospettive e l’unica cosa che sapevo davvero era che mi piaceva creare gioielli. Il resto è venuto da solo”. Il segreto, per lei, sta nel non “fermarsi mai”, nel rinnovarsi e investire nella formazione, diapprendere nuove tecniche, sperimentarefornitori diversied entrare in contatto con altriartigiani, anche attivi in settori diversi dal suo. “La parte più difficile per me non è stata tanto superareil timore del fallimento,che ho sempre messo in conto e accettato, ma trovareil coraggio di deludere le aspettative degli altri, principalmente della mia famiglia. Dieci anni fa era impensabile, oggi, invece, grazie all’avvento dei sociale di regimifiscali agevolati per giovani e startup, il mercato offre degli spazi di manovra”. Tra gli articoli più apprezzati, lecollanecon filo d’ottone placcato in oro o argento e il font in corsivo inglese, quello in genere utilizzato per matrimoni ed eventi ufficiali, ma abbinato ascritte irriverenticome“sticazzi”,“odio tutti”,“disagio”. È stata una delle prime linee lanciate e tuttora rimane trale più vendute e postatedalle clienti sui social. Tra le collezioni più amate c’è“Jurassic girl”, che vede come modellala nonnadi Alice. Gea Scarselli@inorbitagioielli Gea Scarselli, su Instagram@inorbitagioielli,prima di lanciarsi nella produzione di bigiotteria, lavorava a tempo pieno in un bar. Conun babbo falegname e una zia orafaperò,la manualità è un dono di famigliae così quando la zia le regala una scatolina con pinze, pietre e altri ferri del mestiere, le viene in mente di tentare quella strada, ma i turni al locale non le consentono di dedicarsi con costanza al progetto. Poi, con il Covid e il bar chiuso, decide finalmente di darsi una chance. Segue un corso di bottega orafae oltre ad apprendere la tecnica, si informa anche dimarketing e vendita social. Ci sono tantissime cose a cui pensare, a partire dal nome, dal logo e dai colori. Gea comincia a piccoli passi, con l’aiuto di un’amica realizzaiil sito web, ma soprattutto disegna le bozze dei primi modelli. I pezzi di punta sono principalmentebracciali, ciondoli e anelli personalizzabili, su cui incidere frasi e parole speciali, ma anchela collezione “Nodini”e una delle prime che ha chiamato“Sospiri”. Per adesso trova più semplice vendere ai negozi che direttamente ai clienti. “Passare da un contratto a tempo indeterminato a unprogetto a partita IVA spaventa,ma se c’è passione e dedizione si tenta. E io ho avuto anche l’appoggio del mio compagno”. Hai anche tu un brand, una linea di moda, design, artigianato, una piccola impresa nata o cresciuta su Instagram o Facebook? Mandaci il link e le informazioni a info@lasvolta.it, specificando nell’oggetto “IMPRENDITRICI SOCIAL”.