Ci vuole passione per fare impresa al Sud
Mi chiamo Pasqualina Tripodi, in artePasly,e la mia storia imprenditoriale inizia nel 2012, quando rientrata nella mia Regione, laCalabria, ho iniziato a sperimentare una nuova forma di ornamento per la persona. Una passione, quella del gioiello, che nasce fin da piccola e che crescendo ho approfondito con gli studi: prima comemaestro orafopoi, dopo la laurea alla Sapienza di Roma, comeingegnere del gioielloal Politecnico di Torino. Ho lavorato a Valenza nelleaziende orafe tradizionali, e questo mi ha portato nel tempo a considerare sempre di più alcuni aspetti per nulla trascurabili; sentiamo parlare tanto digreen e sostenibilitànel mondo del cibo, della bellezza e del vestiario ma poco in quello dei gioielli. Tutto quel magico luccichio che da sempre ci affascina da dove arriva ecome viene prodotto?È stato questo quesito, unito al profondo amore verso la natura e il mio territorio a dare vita alla mianuova visione imprenditoriale. L’approvvigionamento di materie prime preziose come l’oro, le pietre e altri metalliha un impatto enorme sull’ambiente: inquinamento dell’aria, degradazione del suolo e deforestazione sono solo alcuni esempi. L’impiego disostanze tossichee le modifiche al terreno danneggiano gravemente i corsi d’acqua dolce, i boschi e la fauna. A oggi la maggior parte delle compagnie ancora non identifica la provenienza dioro e diamantie non parla delle condizioni di lavoro nelle miniere. In che modo ilmio progetto puòrivoluzionaree dare un’alternativa concreta? Generando bellezza gentile da indossare attraverso gioielli che nascono con amore dalla terra per la Terra e le sue creature. Sin dagli esordi ho cercato direcuperare in natura ciò che mi serviva senza maltrattarla, raccogliendo ove e quando possibile materiali vegetali, fino ad arrivare a uno step successivo: coltivare parte degli elementi da trasformare in gioielli. Infatti dal 2017, in seguito agliOscar green Coldiretti,il mio orto viene dedicato alla produzione di fiori e piante non solo utili a me ma anche a un piccoloecosistema. Cerco di non sprecare nulla e di limitare quanto più possibile l’impatto ambientale, adempiendo ai criteri di circolarità, dall’ideazione alla realizzazione fino all’imballaggio e allo smaltimento. Non uso prodotti tossici o nocivi per l’ambiente o le persone.Recupero in gran parte i metalli, pietre dure e altri materiali da bijoux e accessori dismessi, oppure ancora attraverso la filiera fairtrade. Pasly(nome regalatomi daMarta Marzotto)è stata così laprima azienda italiana del 2022 ad aver aderito all’acquisto di metalli etici certificati Fairtradee tra le prime aziende italiane, l’undicesima, ad aver intrapreso questo percorso (la prima in Calabria e la terza del Sud Italia). Avrei potuto lasciare definitivamente la mia terrain diverse occasioni e non l’ho fatto, nonostante per necessità di vita privata mi trovi a essere spesso itinerante e lontana geograficamente dai luoghi che mi hanno vista nascere e crescere, con grandi sacrifici. Aver aperto una Partita Iva è stata una scelta quasi obbligataper poter far conoscere il brand in tutta tranquillità. Purtroppo come ben sappiamo non è facile far fronte a tante spese e nei periodi di crisi, per evitare di chiudere, ho fatto di tutto, contando principalmente sulle mie forze e trovandoun altro lavoro in parallelo(che potesse aiutarmi a non soffocare). Un altro problema per chi cerca di fare qualsiasi attività dalle mie parti, sonole vie di comunicazione pessimeche limitano e scoraggiano un possibile pubblico interessato, l’abbandono e l’incuria, quasi tutto è lasciato all’iniziativa dei singoli mossi davera passioneper il proprio territorio. Mi trovo a essere spesso (con piacere) itinerante, portando in giro la mia visione del gioiello. Oggi come in passato il mio impegno mi vede attiva e combattiva, nel mio piccolo e senza grandi pretese, nei confronti di un territorio quello dellaCalabriae in particolare dell’Aspromonte, fatto di mille ostacoli e grandi opportunità. Convinta del fatto chela bellezza che ci circonda presto si rivelerà ai molti,e finalmente una terra ingiustamente discriminata e devastata da grandi calamità per mano dell’uomo, come gli incendi della scorsa estate, potrà rinascerepiù forte e splendente. Amo molto la mia terra e proprio per l’amore che provo bisogna dire come stanno le cose, per sperare in unasplendente rinascita.