La svolta green della Slovenia

 

Ha convinto tutti con il suo Svoboda (libertà in sloveno),il Movimento di centrosinistra verde e liberaleche domenica ha trionfato alle elezioni parlamentari in Slovenia.Il 34,5% dei votisono andati al leaderRobert Golob, imprenditore e politico, europeistae con una profonda conoscenza del settore dell’energia, sfiorando la maggioranza assoluta in Parlamento. Sconfitto l’ex premier sovranista Janez Janša che ha ottenuto il 23,7%. Una sorpresa per tutti dopo l’era Janša che sperava di vincere un quarto mandato puntando sulla promessa di migliorare l’economia e fornire sicurezza energetica al Paese confinante con l’Italia – dopo l’inizio della guerra in Ucraina,l’ex premier è stato tra i primi leader europei a visitare Kyiv, centrando la sua campagna sullariduzione della dipendenza della Slovenia dalle importazioni di gas russo. Priorità anche per il neoelettoGolob che ha ammesso non sarà facilerinunciare al 42% del gas importato da Mosca: conosciuto grazie alla società energetica GEN-I, fondata nel 2004, il programma elettorale del cinquantacinquenne ha puntato soprattutto alla salvaguardia e alrispetto dell’ambienteper uno sviluppo sostenibile della Slovenia. «èla vittoria di tutti, di una Slovenia che guarda al futuro con rinnovata fiducia. Il nostro obiettivo è stato raggiunto, è una vittoria che ci permetterà di riportare il Paese alla libertà», ha esultato Golob a margine dei risultati elettorali. Concentrarsi sull’agenda verde, sulla digitalizzazione e sullo stato civile moderno, erano queste le promesse delleader del piccolo partito ambientalista con un passato in politica:oltre ad aver ricopertoil ruolo diambasciatore del Patto europeoper il clima della Slovenia,è anche stato sottosegretario all’Energia con il governo liberale di Janez Drnovsek tra il 2002 e il 2007, per poi avvicinarsi al movimento liberal-democraticoPozitivna Slovenijadel sindaco di Lubiana fra il 2011 e il 2013. Nonostante non abbia raggiunto la maggioranza dei seggi -suoi 41 in Parlamento, 5 in meno rispetto a quella assoluta – Golob potrà contare sull’appoggio del partito Socialdemocratico per formareun governo di coalizione. «Gli sloveni vogliono un cambiamento e hanno espresso la loro fiducia in noi come gli unici che possono raggiungerlo», ha dichiarato Golob definendo le elezioni come un“referendum sulla democrazia”,dopo le relazioni tese degli ultimi anni tra Janša e Bruxelles sul rispetto dello Stato di diritto e della libertà di stampa. Tra le ultime ma non meno importanti promesse del neoeletto, la completadepoliticizzazionedi giornali ed emittenti pubbliche,sinonimo di vera trasformazione liberale.