Conti e libretti dormienti: facciamo chiarezza

 

Quando su unconto correnteo su unlibretto di risparmio(bancario o postale) non viene registrato alcun movimento in entrata o in uscitaper almeno 10 anni,allora questo diventadormiente. Per fare un esempio, può accadere che dopo la morte del titolare di un conto corrente questo rimangainattivoper molto tempo ma senza essere chiuso, diventando appunto dormiente. Una voltascaduto il termine dei 10 anni, il denaro del conto o del libretto viene trasferito a unfondo Consap(Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici, controllata totalmente dal Ministero dell’economia e delle finanze): tra le attività della società, infatti, rientrano anche incarichi in materia dirapporti dormientie lagestione delledomande di rimborso. Questo denaro potrà essererichiestoa Consapper i successivi 10 annidal trasferimento: in caso contrario, saràpersodefinitivamente. Quindi: il titolare di un “elemento” dormiente ha a disposizione20 anni per recuperare i soldi(10 per “risvegliare” il proprio conto e altri 10 con Consap). Tutto avviene con unaprevia notificaall’utente, per avvisarlo del trasferimento del denaro e della chiusura del deposito. La domanda dirimborsopuò essere fattadal titolaredel titolo dormiente (odai suoi erediin caso di decesso) direttamente a Consap. Nell’agosto del 2018, Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ricordava che si stava avvicinando lascadenza decennale«per l’esigibilità delle somme relative aiprimi “conti dormienti”affluiti al Fondo Rapporto Dormienti nelnovembre 2008» (il Regolamento in materia di depositi dormienti è entrato in vigore nell’agosto del 2007). Secondo un articolo diRepubblicadel 2018, nel 2008 risultavano affluiti al Fondo oltre673 milioni di euro(inclusi, però, gli eventuali rimborsi richiesti). In questi giorniPoste Italianesta informando alcuni clienti che procederà con l’estinzione deilibretti postali dormienti, con depositi che presentanosomme pari o superiori a 100 euro, entro il 21 giugno 2022. Se il titolarenon risponderà alla comunicazione trascorsi 180 giorni, non fornendo quindi disposizioni relativamente al denaro presente, il libretto verràchiuso in automaticoe i solditrasferiti al fondo Consap. Il rischio è che il singolo utente o i suoi eredinon siano a conoscenza dell’esistenzadel libretto, con la conseguente perdita del denaro una volta scaduto il termine dei 10 anni.