Le indiane trovano la propria voce nel giornalismo

Amreen Khanè un’ex maestra di scuola materna, da poco laureata alla primaaccademia indiana digiornalismo per le donneche vivono nellezone ruralidel Paese. Ora che sa come fare,denuncia le ingiustizie sociali, come quelle che stanno avvenendo nel Distretto indiano di Chhatarpur, dove dozzine di persone rischiano di perdere le proprie case. Insieme a lei, altre 269 ragazze hanno partecipato al progetto pilota dellaChambal Academy,programma di formazione giornalisticainteramente online, una modalità che ha permesso alle studentesse di frequentare ilcorso da remoto, con il proprio cellulare e i propri tempi. Ora, riporta ilGuardian,è arrivato il momento dilanciare ufficialmente il programma: «Non formiamo soloreportersma ancheconsumatrici digitali attive- ha dichiarato Priya Thuvassery, direttrice diChamabal Media, impresa di media digitali che supporta il progetto – Attraverso l’accademia, possiamo moltiplicare il nostro lavoro aKhabar Lahariyae replicare questo modello di narrazione attraverso unalente di genere femminista». AncheKhabar Lahariya, progetto di giornalismo indipendente guidato da un team di sole donne, è supportato da Chamabal Media. «Con l’accademia, raggiungerà centinaia di ragazze in più, illustrerà loro glielementi base di un reportage, istruendole riguardo la consapevolezza sullasicurezza digitale, sullefake news, suisocial media; su comedocumentare le problematiche del mondo, inclusa la crisi climatica», prosegue il giornale britannico. L’elemento di forzadell’accademia è che si rivolge principalmente alledonne dei villaggi rurali(che nella maggior parte dei casi non hanno dimestichezza con i media o la tecnologia), per prepararle a diventare delle narratrici digitali attive nella propria comunità. «Diverse persone, indipendentemente dal genere, seguono lezioni sul web – afferma in un video una studentessa dell’accademia – ma nei villaggiappena il 5% della popolazione ha accesso a un’educazione online». IlGuardianspiega che, prima della formazione sulla scrittura giornalistica, le studentesse vengono istruite sulruolo che l’informazione ha all’interno delle democraziee ibias di genereche esistono nei media. «Ho imparato che lecose che sono normalinelle nostre case in realtà rappresentano dellediscriminazionicontro le donne», ha dichiarato Khan, ora reporter per Khabar Lahariya. Per lei è stato fondamentale il supporto della suocera, che l’ha incoraggiata a trattaretematiche socialiquali le lacune nell’istruzione locale. «Abbiamo bisogno dipiù giornaliste sul campo, in modo che la popolazione femminile possaparlare apertamente dei problemiche devono affrontare», ha aggiunto. A confermarlo, ancheSuman Diwakar, altra giovane neolaureata: «Gli uomini raccontano storie attraverso unosguardo maschile, convoci di uomini potenti. Che dire delle prospettive delle donne e di come i problemi le affliggono in modo diverso?», si è chiesta. «Durante il corso ho trovato uncoraggio immenso. Non ho più paura di nessuno. Posso essere minuta ma, quando ho un microfono in mano,trovo la mia voce».