Nel Regno Unito, il surf è sostenibile
Tappi, bottiglie, cannucce, imballaggima anchegiochidimenticati da bambini distratti: quante volte li abbiamo trovati passeggiando in riva al mare? A confermare i drammatici numeri deirifiuti in plastica abbandonati sulle spiagge,anche i dati diLegambiente. La sua ricercaBeach Litter 2021ha identificato36.821 rifiutiin 47 spiagge italiane (poco più di 176.000 mq in totale), per una media di 783 rifiuti ogni 100 metri lineari. Laplasticaè stato ilmateriale più trovato, con il 90% (o più) sul totale dei rifiuti monitorati in circa un terzo delle spiagge campionate. A quanto pare, questo non risulta essere un problema solo italiano: nelRegno Unito, infatti, c’è chi lotta contro l’uso e l’abbandono di tavole da surfin plastica. ÈSurf Wood For Good, l’iniziativa britannica che offre gratuitamente ilnoleggio di bellyboardsin legno(come le classiche tavole da surf ma più piccole, adatte a solcare le onde a pancia in giù). Il progetto è nato da un’idea di Jamie Johnstone, membro del team diDick Pearce & Friends Bellyboards,unnegozio per surfisti in Inghilterra: «Volevo offrire un’alternativa sostenibile a quelle tavole usa e getta. Volevo fare una versione che durasse per sempre», haspiegato. Le classiche bellyboards sonosolitamente realizzate in poliesteree, nella maggior parte dei casi, resistono per pochissimo tempo: si stima che nelle spiagge del Regno Unito ne venganoscartate più di 16.000ogni anno. «L’inquinamento da plastica è un problema enorme, conotto milioni di frammenti che arrivano nell’oceanoogni singolo giorno», ha spiegatoSurfers Against Sewage,organizzazione per la conservazione dell’habitat marino, nonché sostenitrice di Surf Wood For Good. Una volta trovatosi davanti questi dati, Johnstone ha deciso di mettere a disposizione le bellyboards di Dick Pearce in alcuni negozi delle località costiere diInghilterra, Galles e Irlanda del Nord. L’obiettivo?Far appassionareal surf turisti e residenti, main maniera sostenibile.