L’università diventa green e digitale

 

Sei indeciso se iscriverti a Ingegneria o Matematica? Oppure vorresti frequentare Storia dell’Arte, ma ti intriga anche Giurisprudenza?Dal prossimo anno accademico potrai iscriverti contemporaneamente a 2 corsi di laurea distinti. Il Senato ha approvato in via definitiva, con lamaggioranza schiacciante di 178 sì, contro 4 astenuti e 5 voti contrari, il testo normativo che permetterà a studenti e studentesse di conseguire una doppia laurea, nella stessa università o in due diversi atenei o istituti dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Una modifica importante e attesissima – le richieste sono già moltissime – arrivatadopo 2 anni dall’avvio dell’iniziativa parlamentare orientata ad agevolare l’interdisciplinarietàe l’introduzione dicorsi di laurea professionalizzanti o abilitanti per la professionee che segna il superamento di una regola da tempo anacronistica,introdotta ormai 90 anni fa,nel 1933. «Un grande risultato che consente al nostro Paese difare un passo in avanti nella formazione universitaria,in linea con il contesto internazionale», ha commentatola ministra dell’Università e della ricerca,Maria Cristina Messa. Dopo aver interpellato ilCun (Consiglio universitario nazionale), la Crui (Conferenza dei rettori) e il Cnsu (Consiglio degli studenti), sarà proprio lei ad abbozzare un primo regolamento. Sarà possibile iscriversi contemporaneamente anchea corsi a numero chiuso a livello nazionale o presso atenei esteri o telematici, mentre non sarà permesso iscriversi alla stessa facoltà o allo stesso master ma in 2 università differenti. Quanto si paghera? Per ora si è stabilito chechi, in base al proprioIsee, risulta esonerato del tutto o in parte dal pagamento delle tassegodrà della stessa agevolazione anche con la seconda iscrizione: una proposta non del tutto soddisfacente considerando che si tratta di facilitazioni che spettano a una percentuale minima di studenti. Tra 3 anni, poi, il ministero svolgerà una prima verifica, presentando al Parlamentouna relazione sul numero di studenti effettivamente iscrittia 2 corsi di laurea, sulle rinunce agli studi, i fuori corso e sulle opportunità di lavoro al conseguimento del doppio titolo di studio. Ma, le buone notizie non finiscono qui.Dopo il crollo di iscrizioni del 2021 (10.000 in meno rispetto all’anno prima), gli atenei italiani stanno cercando di risollevare il numero delle matricole, proponendo percorsi didattici innovativi. Sono ben188 i corsi di studiomessi a punto da varie università italiane, approvati nei giorni scorsi dal Cun e presentate al Mur e all’Anvur. In particolare sono71 lauree triennali, 121 magistrali o a ciclo unico e 15 lauree professionalizzanti. Cosa riguardano? Principalmenteambiente, sostenibilità e frontiere del digitale. Già all’inizio dell’anno accademico 2021/2022 si annoveravano 47 nuovi corsi di laurea, oggi se ne contano oltre 60, che spaziano daEconomia sostenibile per le sfide socialia Ospitalità per lo sviluppo turistico sostenibile, daIngegneria dell’energia elettrica per lo sviluppo sostenibilea Biologia della salute umana. Se poi guardiamo al settore dell’innovazione, troviamo14 corsi per quanto riguarda il digitale, 15 in merito alla data science e 8 per l’intelligenza artificiale. Spiccano, per esempio, tra i più curiosi,lo studio della filosofia abbinato alla IAel’Ingegneria per videogame e realtà virtuale.Per le materie dell’ambito socio-sanitario, si fanno notarePsicologia scolastica e Metodologie didattiche per le biogeoscienze e per la chimica. Perlopiù sarà prevista la didattica tradizionale, in presenza,con al massimo un 10% di attività da remoto, mentre almeno 3 percorsi si svolgeranno interamente online. L’Università del futuro sarà così,sempre più versatile, per consentire una formazione variegata e modellata sugli interessi e le inclinazioni personali dello studente.