Il segreto del computer che ha battuto i numeri 1 del bridge
Deve essere stato umiliante per gliotto campioni del mondo di bridgeessere battuti daun’intelligenza artificiale. La startup francese NukkAI ha reso nota la vittoria della sua IA al termine del torneo, durato due giorni a Parigi. La sfida consisteva nel giocare 800 mani consecutive divise in 80 set da 10. I campioni si sono divisi in coppie contro 2 automi alla volta. I robot scelti, pur avendo vinto competizioni con altre AI, non erano mai riusciti a eguagliare la bravura di giocatori umani di grande esperienza. Al termine della competizione, l’IA chiamata NooK aveva vinto 67 set su 80. La vittoria rappresenta untraguardoimportantissimo nellosviluppo delle intelligenze artificiali. Nel bridge, spiega ilGuardian, il giocatore fa le sue mosse avendo a disposizione solo un quadro incompleto di informazioni. In un certo senso, una dinamica molto simile a quella che si innesca nel processo decisionale umano. Non è la prima volta, infatti, che un robot batte un giocatore vero, è già successo con gliscacchi, aTriso aBackgammon, ma in questi casi gli avversarisi sfidano uno alla voltae hanno accesso atutte le informazioni necessarie. Il mago dell’informaticaArthur Samuelelaborònegli anni ‘50il primo programma di dama sulcomputer 701 dell’IBM. Una generazione dopo, i ricercatori dell’Università di Alberta misero a punto un sistema in grado di sconfiggere uncampione di dama nel 1994e divenuto ufficialmenteimbattibile dal 2007. Ilbridge e gli altri giochi di carte sono in media più complessi per un automa, perché mentre sulla scacchiera sono sempre visibili tutti i pezzi e a Tris si distinguono chiaramente gli spazi vuoti da quelli occupati, nei giochi di carte non si può “sbirciare” la mano dell’avversario, a meno che non si voglia barare. Si ha quindi una conoscenza solo parziale del gioco in corso. Esistono però delle eccezioni:nel 1984 il professionista di poker Mike Caroha costruito ilprimo prototipo di giocatore elettronico,un esperimento fondamentale per lo sviluppo 30 anni dopo di un software divenuto imbattibile aTexas Hold’em. Inoltre, le decisioni prese da NooK seguono un iter diverso rispetto a quello delle altre intelligenze artificiali, che in genere si affidano al cosiddettoblack box system,comeAlpha Go, che non è in grado di ricostruire il perché delle scelte prese. Al contrario il meccanismo utilizzato da NooK èneuro-simbolico. Invece di apprendereregistrando miliardi di round giocati, primamemorizza le regole e poi migliora attraverso la pratica. Un approccio nuovo, che si dimostrerà probabilmente fondamentale per ilsettore sanitario e ingegneristico. Per esempio per le auto a guida autonoma, che arrivate a un incrocio dovranno essere in grado di interpretare e prevedere il comportamento altrui.