Giovani startup green crescono
Di cosa parliamo quando ci riferiamo allacleantechnology? Di tutte quelle tecnologie “pulite”, ovvero le pratiche che riducono gli impatti ambientali attraverso un minor consumo di energia, un miglioramento significativo dell’efficienza energetica, l’uso sostenibile delle risorse naturali. È proprio alle cleantech che è stata dedicata la prima edizione di Demo Day di Zero, l’acceleratore di startup nato dall’iniziativa di CDP Venture Capital Sgr, con Eni come main partner e Acea, Marie Tecnimont e Microsoft Italia in qualità di corporate partners. In campo:80.000 euro di investimento per ogni startup, 5 mesi di programma di accelerazione. Zero, gestito da LVenture Group – la holding di partecipazioni che investe in startup digitali a elevato potenziale di crescita – e dal centro di formazioneElis, ha sede a Roma, negli spazi di coworking dellaScuola d’Impresa Joule di Eni. Alla prima edizione delDemo Day, il programma che vuole sviluppare le migliori startup che offrano soluzioni che riducano l’impatto ambientale dei processi produttivi, hanno partecipato in 9: hanno passato il processo di valutazionetra oltre 130 candidaturee concluso con successo l’accelerazione. Le startup si sono focalizzate sui propri modelli di business per la strategia da proporre ai clienti e sul raggiungimento degliobiettivi di sostenibilità ambientalein linea con la mission dell’acceleratore. Si va damangimi sostenibiliapannelli fotovoltaici intelligenti, darobot in plastica riciclataa sistemi di controllo dellagenerazione di energia. Tra le 9 startup presentate c’èAura.Il suo motto è “It’s time to breathe better”, è ora di respirare meglio: questastartupè legata alla purificazione dell’aria dall’inquinamento. Ha realizzato una parete verde modulare per purificare e sanificare gli ambienti interni grazie a un sistema di ventilazione ingegnerizzato che forza l’aria attraverso un biofiltro in grado di rimuovere le particelle inquinanti dall’aria. Levanteè invece ispirata spirata agliorigami. Ipannelli solariideati sono intelligenti, modulari, dispiegabili e rigenerabili nel tempo. Si aprono proprio come i fogli di carta che, piegati, simulano forme animali e floreali.Possono essere attaccati ai veicoli, alle navi, alle unità fornite con la batteria inclusa.“Perché è diverso?”, si chiedono i suoi creatori: perché è un pannello composto da diversi moduli intelligenti che funzionano in modo indipendente, con carica solare individuale, e, forniscono comunque energia anche se una parte della struttura è ombreggiata. Revosi occupa dipiste ciclabili modulari prefabbricate. Lastartuple realizza in plastica riciclata e assicura che sono posizionabili, senza scavi, su qualsiasi tipo di superficie, e dotate di sensori integrati, illuminazione, elettronica e connettività. “Your bike. Our Tech”è il loro motto, trasformare gli spazi urbani in modo semplice, veloce e verde, il loro obiettivo. Si tratta di ripensare alle piste ciclabili, rendendolenon invasive, semplici e veloci da installare e gestire. Ottima soluzione per le Smart Cities del futuro.