A Fuorigrotta il murale antismog più grande del Sud
ANapoliè stato inaugurato il più grande eco-murale del Mezzogiorno, realizzato dallostreet artist Zed1, grazie a una tecnica innovativa. Un intervento artistico, voluto dalleB Corp italianein collaborazione con Yourban2030, che ha il pregio, al contempo, di avere un impatto positivo sul territorio. La particolareverniceutilizzata,ideata in Italia, infatti, sarà in grado di assorbire ogni giorno lo smog prodotto da 79 veicoli. L’opera, che si estende per370 mq, lungo la parete dellascuola secondaria Silio Italico di Fuorigrotta, raffigura una bambina che spalanca le porte grigie e arrugginite del vecchio mondo, costellato di ciminiere e fumo, mostrando una alternativa green, con lampadine supercolorate e a basso consumo energetico. Neppure il luogo del murale è casuale, nella periferia di Napoli, in un quartiere complesso, chea 30 anni dalla chiusura di Italsider e dalla messa a bando dell’amianto, ancora subisce gli effetti causati all’inquinamento industriale. Un primo, importante passo perriqualificarela zona. Il coinvolgimento della comunità è stato fondamentale per i lavori: la scuola media Silio Italico e il presideDiego Rijenon solo hanno offerto e reso disponibile il muro della struttura per la realizzazione dell’opera, ma hanno attivatolaboratori creativiper stimolare un dibattito e una riflessione collettiva sul tema. Quello della città partenopea non è l’unico eco-murales della Penisola. ARoma, in uno degli incroci maggiormente trafficati della Capitale, c’è ilpiù grande murales anti-smog d’Europa- in grado didepurare l’aria come farebbe un bosco di 30 alberi: si chiama“Hunting Pollution” di Iena Cruz,artista milanese reso celebre a livello internazionale dai suoi murales sparsi tra New York, Miami, Barcellona e Città del Messico. È stato inaugurato a Roma nel 2018, in Via Ostiense. Rappresenta unairone tricolore, un uccello in via d’estinzione, dal piumaggio cangiante, che cattura un pesce nell’acqua che porta i segni dell’inquinamento. Sempre a Roma, nel quartiereSan Lorenzo, unorso polarecampeggia imponente tra i palazzi dal 2019. Il protagonista, dipinto dal talentuosoMatteo Brogi, tiene tra le zampe, un po’ goffamente,un cono gelato a forma di mondo che si sta sciogliendo, a denuncia del riscaldamento globale. A Milano, nel quartiereMaciachini, una delle pareti deLa Vaillantè interamente dedicata a un eco-murales firmato dal duo di artistiOrticanoodles, raffigurante un bosco rigoglioso, popolato da diverse specie animali. L’azienda tedesca, attiva nella produzione di impianti di riscaldamento, ventilatori e condizionatori, ha deciso di impegnarsi a limitare il proprio impatto ambientale così. Sempre a Milano si trova un’altra opera di Iena Cruz:Anthropoceano.Un termine coniato dallo stesso autore, con un chiaro riferimento all’era geologica in corso, quella dell’Antropocene. Una piattaforma petrolifera e alcuni animali imprigionati in un’enorme bottiglia di plastica. Spostandoci a Trento possiamo ammirareLupi in città, diMattia Campo Dall’Orto e MART. Il murales racconta il legame millenario, condito da folklore e leggende, tra uomo e lupo, un animale purtroppo a rischio estinzione.