La Costituzione della Giordania ora è anche delle donne

 

La Giordania ha modificato la propria Costituzione.Con 94 voti favorevoli su 120, ilParlamento di Ammanha approvato,dopo circa 60 ore di discussione, un emendamento che ha aggiunto il pronome femminile, “al-urduniat” al secondo capitolo del testo costituzionale:“Diritti e doveri degli uomini giordani e delle donne giordane”. Una notizia che risale al22 gennaioe che tuttavia è passata un po’ in sordina. Come raccontaOsservatorio diritti, la modifica ha suscitato reazioni discordanti. In un paese in cui il52% della popolazione è under 24, il desiderio di innovazione e inclusione è forte, ma si scontra con istanze di natura diversa. Nell’aula parlamentare stessa si sono scatenate discussioni animate, che hanno sfiorato la rissa, tra l’ala più progressista e quella più conservatrice, contraria a qualsiasi cambiamento nelle norme che disciplinano i rapporti di famiglia. Il timore è che vi siano per un effetto a cascata dei cedimenti sul fronte del diritto di famiglia e della normativa che disciplina il diritto di cittadinanza. Secondo la legge, per esempio,solo i padri possono trasmettere la cittadinanza giordana ai figli. Ci sono, infatti, tutta una serie di ricadute: in primis diverse importanti preclusioni ai principali diritti economici e sociali dei ragazzi. Molte professioni e posizioni lavorative rimangono tuttoraprecluse a coloro che risultino “stranieri”.Sul tema però un folto gruppo politico rimane inflessibile. L’ex deputato e membro delFronte di azione islamicaHayat al-Musami ha dichiarato che la modifica è“un pericolo a lungo termine per la società e per la famiglia”. Secondoil report del 2021 diHuman Right Watch,alle donne è concesso viaggiare all’estero con i propri figli solo con il permesso del padre, del tutore maschio del figlio o in assenza di uno dei due, di un giudice. Inoltre, sebbene in teoria possano superare i confini nazionali da sole, senza necessità di un’autorizzazione, nella praticale autorità sono inclini a soddisfare le istanze dei padri e dei tutori maschivolte a impedire che le loro figlie e mogli lascino il Paese. Addirittura, se il loro allontanamento viene segnalato dai parenti,vengono arrestate per essere fuggitee riportate indietro, ai sensi della legge sulla prevenzione della criminalità. Non può non citarsi poil’articolo 340 del codice penaleche consente a un uomo di ottenere una riduzione di pena se uccide o procura lesioni alla moglie o aun’altra donna della famiglianel caso in cui l’abbia trovatain flagranza di adulteriooin un “letto illegale”. Nel2021,Tadamon(Sisterhood is Global Institute Jordan – SIGI), ha riportato che tra gennaio e febbraio erano state uccise 14 donne dal marito o da un parente maschio. Le associazioni femministe, d’altronde, non si ritengono soddisfatte. “Il titolo di un capitolo costituzionalenon ha effetto legale”, ha denunciato Salmah Nims, segretario generale della Commissione nazionale giordana per le donne (Jncw). «Si continuano a trascurare le nostre richieste, come l’aggiunta della parola “sesso”all’articolo 6 della Costituzione che a oggi vieta solo le discriminazioni basate su razza, lingua e religione».