In Ucraina la guerra minaccia anche le specie a rischio

 

Le implicazioni della guerra sono molteplici e anche la natura rischia di pagare un conto durissimo. Oltre alle vite umane, agli edifici distrutti e alle società lacerate, l’attacco della Russia all’Ucraina avràun pesantissimo impatto sulla flora e sulla fauna, in un territorio già devastato in passato dal disastro nucleare diChernobyl. Proprio le condizioni relative all’ex centrale, secondo i politici ucraini, destano preoccupazioni per un possibile disastro ecologico.Qui, dopo l’incidente del 1986, si sono registrate due situazioni: da una parte la contaminazione degli ecosistemi da parte delle radiazioni e dall’altra la lenta e graduale ripresa della vita nelle foreste dove la fauna selvatica ha prosperato in assenza di esseri umani. Mentre moltissime specie sono attualmente in letargo, gli esperti ricordano che in caso di un’ulteriore destabilizzazione dell’area a causa della guerra,i danni potrebbero essere ingenti seppur complessi da calcolare. Ma c’è un altro aspetto di come la guerra può influenzare la natura, al di là del chiaro impatto della distruzione:lo stop, per forze di causa maggiore, allepolitiche di conservazione, alla protezione degli animali, agli studi e le ricerche scientifiche. Anche per questo suThe Revelatorl’editor John R.Platt ha provato a tracciare l’elenco diquelle specie che in Ucraina sono già a rischio estinzioneo particolarmente vulnerabili. E che potrebbero pagare un prezzo altissimo per via del conflitto. Fra gli animali in pericolo c’è, per esempio, ildesman russo(Desmana moschata), piccolo mammifero semi-acquatico simile a una talpa che vive nei bacini ucraini e russi ed è la sola specie del genere Desmana.Si crede che sia recentemente estinto nella vicina Bielorussia ma sopravvive in Ucraina, nonostante a causa di reti da pesca, perdita di habitat e caccia sia fortemente minacciato. Fu reintrodotto in Ucraina negli anni Cinquanta e da allora si sta pian piano ripopolando. Un roditore unico in questo Paese oggi sotto le bombe è lospalace di Ucraina(Spalax arenarius), animale fra i simboli della nazione. Specie più minacciata del genere Spalax, vive soprattutto all’interno della riserva dellaBiosfera del Mar Nero, soggetta a deforestazione. La sua immagine è anche rappresentata su alcune monete. Originaria dell’Ucraina è anche una pianta rara che vive in pochissimi luoghi, chiamata Sorbus tauricola osorbo della Crimea. Dalla Crimea arriva anche una piccolalumacain via di estinzione, lavitreanadejdae. Chi arriva da fuori, ma trascorre lunga parte dell’anno in Ucraina è ilfalco cherrug, falco sacro presente in vari territori d’Europa e che, secondo il Centro di ricerca sugli uccelli rapaci ucraino, è “estremamente vulnerabile” nel Paese. In difficoltà è anche un piccoloinsettonoto per le sue “canzoni”, l’Isophyazubowskii, così come l’Orthonevra plumbagoo la cavallettaAsiotmethis tauricus. A causa di estrazioni minerarie c’è poi una pianta, endemica dell’Ucraina, che oggi sopravvive in poche località: la Betula klovovii,betullache rischia di essere distrutta dai razzi o dalle conseguenze del conflitto. Stessa sorte richia un piccolopesceprobabilmente estinto in paese vicini ma ancora presente in Ucraina,l’Alburnus sarmaticuse come lui anche il Gobio delyamurei, chiamato ancheghiozzoChornaya, specie ittica che vive nel fiume Ucraina, sotto la gola di Chornaya, fortementeminacciato da siccità e crisi climatica. E ancora diversi tipi dimosche, piante officinali, aglioe tante altre specie che secondo le classificazioniIUCN(unione internazionale per la conservazione della natura) sono oggi già a rischio a causa di altri fattori, come il surriscaldamento globale o l’ingerenza dell’uomo, e che per via della guerra, le sue armi e i suoi detriti, potrebbero risultare ancor più colpiti. Naturalmente, ci sono poi milioni dianimali da allevamento, centinaia di migliaia dicani e gatti, molti dei quali abbandonati, che pagano il prezzo durissimo del conflitto. Diverse organizzazioni, come la PETA e non solo, stanno cercando di aprire corridoi di assistenza per gli amici a quattro zampe e ci sono anche “coraggiosi eroi”, definiti così dall’opinione pubblica, comel’italiano Andrea Cisterninoche nella sua fattoria fuori Kiev sta resistendo proteggendo oltre 400 animali. Impossibile non ribadirlo:dal più piccolo degli insetti sino all’essere umano, la guerra è un male che colpisce tutti.