Le aree intorno al Mediterraneo si stanno desertificando

 

Povero Mediterraneo, poveri noi. Fra gli effetti più devastanti e di cui ci si accorge meno della crisi climatica c’è ilcambiamento del suolo, delle sue proprietà e composizioni chimiche:nei territori che si affacciano sul Mare Nostrum- racconta ora un nuovo studio -i suoli si stanno degradando e la terra si sta lentamente trasformando in un desertopiù di ogni altra parte d’Europa. Questo significa, in parole semplici, chein futuro sarà sempre più complesso coltivare e avere un terreno fertile dove far prosperare la vita. Lo studioa guida svedese, pubblicato di recente suScience of the Total Environmentda un gruppo di ricercatori internazionali, descrive nel dettaglio i cambiamenti in atto nell’area del Mediterraneo,caratterizzata da un mare sempre più scarso di ossigeno, acidificato e salinizzato. E sottoposto a condizioni di estrema siccità. In questo bacino i territori, ricordano gli esperti, hanno subito trasformazioni non sostenibili, con i cambiamenti climatici che stanno portando al limite le risorse presenti.Il 70% dei suoli dell’Unione Europeasta già perdendo la capacità di svolgere funzioni ecologiche fondamentali. A questo va aggiunto che, conl’innalzamento del livello del mare, i suoli subiscono sempre di più l’intrusione di acqua salata e soffronoper siccità ed erosione, incendi e inquinamento chimico. Alcuni luoghi hanno un tasso didesertificazionein costante aumento (come laSicilia). Inoltre,territori sempre più densamente popolaticompromettono i suoli con grandi quantità di cemento, asfalto e altri materiali legati all’urbanizzazione, contaminando i terreni con metalli pesanti. Questo ha portato vaste aree a essere sempre meno sane:non drenano l’acquaed essendo degradate i processi vitali non funzionano correttamente, ricordano i ricercatori. Anche verdura, frutta e cereali alla base delladieta mediterraneastanno risentendo di questi impatti. Gli esperti chiedono dunque che vengano stanziatipiani per comprendere il reale degrado biologico dei suoli: si conoscono a esempio i dati sull’erosione, ma non c’è una vera e propria mappatura o revisione sugli effetti di questo tipo di emergenza. «I cambiamenti ai sistemi agricoli, insieme ad altri mutamenti nell’uso del suolo, stanno portando alivelli critici di perdita di habitat. Questa è una preoccupazione particolare poichéla regione del Mediterraneo è caratterizzata da una straordinaria biodiversità, con un gran numero di specie endemiche», scrivono gli esperti, che premono affinché si sviluppiuna legislazione europea specificache protegga dall’urbanizzazione le aree rurali. Secondo la ricerca, uno dei problemi non affrontati è per esempiola salinizzazione che sta mutando i terreni. «Nel complesso, vi è una generale mancanza di valutazioni sistematiche regolari dei suoli mediterranei e di un’autorità formale per raccogliere e sintetizzare le informazioni disponibili», chiosano preoccupati i ricercatori.