Francesca Boni: «A 17 anni ho scoperto la moda sostenibile»

 

Le intuizioni migliori arrivano da giovani? Nel caso di Francesca, è andata proprio così: aveva “solo” 17 anni quando ha deciso di dedicare la sua vita alla moda sostenibile.La lampadina green si è accesa mentre guardava un documentario che indagava luci e ombre del settore del fashion, uno dei più inquinanti al mondo. The True Costparlava di sfruttamento e conseguenze catastrofiche sull’ecosistema nel 2015, quando ancora si discuteva poco di ambiente. «Tutto parte da un semplice pensiero: Less is more. Da qui l’dea dellamappa che ho creato ormai 5 anni fa e che, in tutto questo tempo, ha raccolto migliaia di negozi ed e-commerce di moda sostenibile» spiega Francesca, bolognese, che oggi ha 22 anni e si è laureata alla Bocconi di Milano in Economia per arte, cultura e comunicazione. «Ora posso dedicare tutta me stessa a questo progetto, cosa che non avevo mai fatto prima perché ritagliavo il tempo tra esami e tempo libero». La sua pagina Facebook “Vestito verde”, oggi anche sito web, è stata vista da più di un milione di persone: «Significa che ciò che credevo potesse essere solo un interesse personale è diventato un progetto che ha coinvolto tantissimi che, come me, ne hanno abbastanza di stare fermi ad aspettare un cambiamento». La svolta per Francesca è stata come una scossa: è partita da una denuncia, diventata una consapevolezza che cresce a dismisura, eha portato all’abbandono di uno stile di vita non sostenibile. «Non c’è bisogno di produrre più vestiti, più cosmetici, più mobili, più biciclette: la vera consapevolezza è rendersi conto che tutto questo c’è già». E capire cheogni generazione ha il suo comportamento sostenibile,che seppur diverso dal nostro non equivale a qualcosa di sbagliato: «I miei nonni avevano un approccio allo spreco molto nobile, per esempio. Non credo che la gen Z, da sola, riuscirà a cambiare le cose, ma sicuramente dobbiamo essere ascoltati più perché saremo noi a incidere sul futuro del Pianeta».