Cina: le persone perseguite dai tribunali sono aumentate del 12%

Cina: le persone perseguite dai tribunali sono aumentate del 12%

 

Aumentano lepersone perseguite dai tribunali, così come crescono i ricorsi contro le sentenze emesse: secondo i dati dell’ultimo rapporto dellaProcura suprema del popolo cinese(Spp), l’organo di massima importanza per la supervisione legale e il massimo organo procuratore della Repubblica Popolare Cinese, si tratta di8,3 milioni di persone tra il 2018 e il 2022, con unaumento del 12%rispetto al periodo precedente. Ma, al tempo stesso, sono cresciuti anche i ricorsi presentati contro le sentenze penali. Le cifre,scriveilGuardian, mostrano come il “notoriamente opaco”sistema giudiziario cineseabbia operato negli ultimi anni, in un contesto di sicurezza interna sempre più rigido. Basti pensare chel’ultimo reportdiAmnesty Internationalriguardo la pena di morte non citasse le cifre relative alla Cina perché si tratta didati non disponibili. Eppure si ritiene che le esecuzioni,in Cinacome in Corea del Nord e in Vietnam, siano state usate in modo massiccio. Ad aprile, per esempio, lo studioso di diritto cinese Xu Zhiyong e l’avvocato per i diritti umani Ding Jiaxisono stati sono stati condannatirispettivamente a 14 e 12 anni di reclusione per aver partecipato, nel 2019, a un incontro informale per discutere della situazione della società civile e di temi di attualità. I 2, membri di spicco del Movimento dei nuovi cittadini, una rete di attivisti fondata nel 2012 per promuovere la trasparenza del Governo e denunciare la corruzione, sono solo un caso tra le decine di persone prese di mira dalle autorità:sotto il presidenteXi Jinpingè cresciuta l’attenzione sui presunti crimini di sicurezza nazionale e pubblica, tra cui la presa di mira di dissidenti, manifestanti e avvocati per i diritti umani. Il quotidiano britannico scrive che Zhang Jun, direttore uscente dell’Spp, ha dichiarato chei procedimenti giudiziari per crimini violenti sono diminuiti del 31,7%, mentre sonocresciuti del 43,3% quelli per crimini basati su internet,giocod’azzardo, frodee diffusione dimateriale osceno. A fine aprile sono entrati in vigorenuovi emendamenti alle leggi anti-spionaggioche hanno esteso i loro poteri di perquisizione e sequestro, oltre alla possibilità di attuare divieti di ingresso e di uscita per le persone. Negli ultimi anni decine di stranieri o cinesi che lavorano per organizzazioni straniere sono stati arrestati per motivi di sicurezza nazionale. Iprocessi, in questo caso, spesso legati ad accuse di spionaggio o sovversione, si sono svolti perlopiù in segreto, e un precedente rapportoSpprilevava chetra il 2018 e il 2022 ce n’erano stati 1.400. Secondo gli esperti questa tendenza potrebbe rifletterel’eccessiva criminalizzazione da parte dei Governi di tutto il mondoe l’attuazione di un sistema, in vigore dal 2016, di clemenza. Ovvero: incoraggia gli imputati a dichiararsi colpevoli in cambio di una sentenza più soft. Sarebbe stato applicato «a circa il 90% dei casi penali trattati negli ultimi anni e ha aumentato notevolmente l’efficienza del trattamento dei casi nel sistema giudiziario penale, rendendo l’azione penale molto più facile di prima», ha spiegato alGuardianEnshen Li, docente senior di criminologia presso laUniversity of Queensland.Questo sistema ha portato a un profondocalo del numero di detenzioni cautelari preventive: tra il 2018 e il 2022 hanno toccato un minimo storico, dal 54,9% al 26,7%. Il rapportoSppha anche mostratoun aumento del 30% dei rigetti degli arresti eseguiti dagli organi di pubblica sicurezza, e un notevole aumento del numero dei ricorsi contro le condanne o le sentenze. Secondo i dati si tratta di 41.000 ricorsi presentati,dai pubblici ministerie non dagli imputati, contro sentenze penali ritenute viziate, con un aumento del 18,9% rispetto al periodo di riferimento precedente. Inoltre, loSppha rivelato che 78.000 funzionari, tra cui più di 100 con l’incarico di leader provinciali o ministeriali, sono stati perseguiti per corruzione e concussione nel periodo analizzato.