Congelamento ovuli: casi in aumento dopo la pandemia

Donneche per motivi di lavoro, mancanza di relazioni stabili, scelte personali o di coppia rimandano la scelta di averefigli. Per loro la scienza ha messo a disposizione una tecnica per prolungare nel tempo la propria giovinezza riproduttiva: ilcongelamento degli ovuli(anche dettosocial freezingquando viene scelto per motivi non medici), che consente di preservare la fertilità e facilitare futuregravidanzeattraverso la crioconservazione degli ovociti. La novità è che questa pratica èsempre più diffusa, dagli Stati Uniti all’Europa,e che gli esiti riproduttivi dell’uso di ovociti congelati sono spesso felici. Come avviene il congelamento degli ovuli? Il percorso ènato negli anni ‘80per salvaguardare lafertilità delle pazienti oncologicheed è stato poi esteso a tutte le donne, dopo la pubblicazione di alcunericercherelative alla sicurezza della procedura. A chi lo desidera dà la possibilità dicongelare i propri gameti a -196°per utilizzarli in una fase successiva della vita, quando la serenità, la stabilità economica, gli affetti o il desiderio di maternità avranno trovato quel giusto equilibrio che dà la forza di intraprendere una gravidanza. Secondo l’American College of Obstetricians and Gynecologists,la fertilità femminile è al massimo livello tra la fine dell’adolescenza e la fine dei 20 anni. A 30 inizia a diminuire e dopo i 35 il processo subisce un’accelerazione tanto che gli esperti consigliano di procedere alcongelamento degli ovuli prima dei 35 anni. Per fare ilprimo passooccorre una visita con uno specialista infertilitàper decidere il trattamento da seguire. Al momento del ciclo mestruale comincia lastimolazione ovaricaattraverso la somministrazione di ormoni. Si programma poi una serie di ecografie per monitorare l’aumento di dimensione dei follicoli e, una volta che gli ovociti raggiungono il numero e le dimensioni adeguate (in genere la quantità minima è di10 ovociti maturi), si induce l’ovulazione. Circa 36 ore dopo avviene l’aspirazione degli ovociti tramite un’operazione chirurgica in anestesiache dura intorno ai 15 minuti, dopo la quale si esegue immediatamente ilcongelamento. Per la conservazione gli ovociti devono esserecustoditi in una biobanca, dove possono restare intatti senza limiti di tempo. Se e quando verrà il momento del loro utilizzo, dovranno esserescongelati e fecondati con spermatozoicon una procedura nota comefecondazione in vitro, per poi procedere al trasferimento dell’embrione nell’utero. Tra gli effetti collaterali che si manifestano durante la procedura, alcune donne possono avere sintomi come stanchezza, gonfiore, mal di testa o sbalzi d’umore, anche nelle 2 settimane successive al prelievo. Per la fecondazionenon vi sono limiti d’età. Ma «le società di medicina della riproduzione, in Europa e negli Stati Uniti, si sono accordate sullimite dei 50 anni.Oggi si tende a valutare la gravidanza anche in donne che hanno 51 anni, senza alcuna patologia, previo consenso del medico curante che ne certifichi lo stato di salute», hachiaritoDaniela Galliano, responsabile delCentro Pma della clinicaIvidi Roma. Perché il congelamento degli ovuli è in aumento? Il ricorso a questa tecnica nella popolazione femminile globale sta subendo unacrescita esponenziale, innescata soprattutto nel periodo dellapandemiada Covid-19. I dati ci dicono chenegli Stati Unitile procedure diegg freezingtra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 sonoaumentate del 39%rispetto ai livelli pre-pandemici. Questa tendenza in aumento potrebbe significare chele donne hanno modificato le proprie scelteper “una rivalutazione degli obiettivi di vita, cambiamenti nella situazione finanziaria e/o una diversa flessibilità lavorativa”, si legge nello studio pubblicato sulla rivistaFertility and Sterility. L’ultimo rapporto realizzatonel Regno UnitodallaHuman Fertilisation and Embryology Authority (Hfea)parla di un“aumento sorprendente”con numeri record: i cicli di congelamento degli ovuli sono passatida 2.576 nel 2019 a 4.215 nel 2021.Unacrescita del 62%che potrebbe essere, anche qui, una diretta conseguenza della pandemia: secondo Sarah Norcross, direttrice dell’ente beneficoProgress Educational Trust,infatti, nei mesi di lockdown le «restrizioni delle possibilità di socializzazione possono aver spinto alcune donne a riflettere maggiormente sulla propria fertilità e a decidere di cercare di aumentare le proprie possibilità riproduttive». Benché non raggiungano queste cifre,i numeri stanno salendo anche in Italia:allaconferenza stampadelFertility Daydi settembre 2021 è emerso che le richieste disocial freezingrivolte ai centriGeneraLifesono raddoppiate nella primavera del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel nostro Paese laprocedura di congelamento degli ovuliè inserita all’interno delpercorso pubblicosoltanto se vi è unanecessità medica(il classico caso è la chemioterapia). In tutti gli altri casi le donne devono rivolgersi a cliniche private specializzate, il cui costo vadai 2.000 ai 4.000 euro a ciclo. I costi e il turismo collegato Icosti della crioconservazione degli ovocitirappresentano una delle principalibarriereper chi desidera accedervi. NegliStati Unitil’intera procedura (incluse le visite mediche e la conservazione degli ovuli nelle biobanche) arriva a costare in media18.000 dollarie la maggior parte delle donne non può contare su una polizza assicurativa che copra queste spese. Secondo quanto riporta ilNew York Times,meno del 20%delle società americane con più di 20.000 dipendenti offriva nel 2020 un piano assicurativo con copertura dell’egg freezing. Per ovviare al problema, molte donne provenienti da tutto il mondo partecipano a veri e propriviaggi organizzati(da sole o con l’aiuto di società che lavorano in questo campo, come la californianaMilvia)verso destinazioni più economiche per congelare i propri ovuli. È il“turismo della fertilità”in cui la voglia di viaggiare si mescola al desiderio di aumentare le proprie chance di avere un figlio. Tra le mete preferite ci sono ilMessicoe la Spagna dove le cliniche hanno tariffe molto più contenute. Secondo il sito diFreeze Health, che mette a confronto i costi che le donne devono affrontare in diversi Paesi, inSpagnaun singolo ciclo per il congelamento costa intorno ai4.500 euroe la conservazione va dai240 ai 500 euro l’anno.Cifre simili si trovano anche in Repubblica Ceca, una delle mete europee preferite per questo tipo di trattamento, mentre nelRegno Unitoil costo complessivo è in media di7.000 euro. Casi di successo e sensibilizzazione Ilcongelamento degli ovocitinon garantisceche si avrà un bambino, maaumenta notevolmente le possibilitàdi averlo in futuro. Non riuscire ad avere una gravidanza con la fecondazione in vitro rientra nella normalità e con l’aumentare dell’età della madre aumentano anche i rischi ostetrici. Tuttavia, i risultati dell’ultima ricercapresentata dallaEuropean Society of Human Reproduction and Embryologylasciano ben sperare:più del 40%delle donne che hanno scelto di congelare i propri ovociti sono riuscite più avanti adavere un bambino,quando sono tornate nel centro per la fertilità al quale si erano rivolte per ilsocial freezing. Al momento del prelievo per il congelamento, l’età mediadelle donne era di36 annie la maggioranza non aveva un partner. Tra le donne che sono tornate al centro specialistico per scongelare gli ovuli (circa il 27%), a quel punto l’età media era di 40 anni e la maggior parte era in una relazione stabile. Il dato del 27% delle pazienti che sceglie di tornare alla clinica per la fertilità per utilizzare gli ovuli scongelati è sicuramente un dato positivo che, come spiegaLaura Rienzi, direttrice scientifica del gruppoGenera, «è in crescita rispetto alle ultime evidenze, che parlavano del 9-15%». Ciò dimostra come la cultura dellaprevenzione dell’infertilitàabbia attecchito e determinato le scelte familiari di moltissime donne. Il prossimo passo, secondo Rienzi, è che questi temi entrino anche «nellescuole, sensibilizzando i ragazzi non solo sullacontraccezione, ma anche sulladifesa del loro potenziale riproduttivo». Per far sì che ci sia consapevolezza riguardo le proprie possibilità, presenti e future, di riproduzione in tutte le fasi della vita, da quando si è più giovani fino alla nascita dei figli e oltre.