Gérard Depardieu è (di nuovo) sotto accusa

Gérard Depardieu è (di nuovo) sotto accusa

 

Tredici donne. Undici film. Diciotto anni. Ma lo stessomodus operandi. Un’inchiestacondotta daMediapart, una rivista online indipendente di investigazione e opinione francese, rivela che tra il 2004 e il 2022Gérard Depardieusarebbe stato autore diaggressioni sessuali e sfoghi sessistiai danni di 13 donne su set televisivi e cinematografici di alto profilo. Gli avvocati delcelebre attore oggi 74enneoriginario di Châteauroux, 250 km a sud di Parigi, hanno negato “tutte le accuse suscettibili di essere oggetto di diritto penale”. Depardieu sta ancora affrontandoun’incriminazione per stupro e violenza sessuale dopo la denuncia presentata nel 2018dall’attrice Charlotte Arnould, classe 1995, che accusava l’amico di famiglia di averla violentata due volte nella sua residenza parigina. All’epoca Arnould aveva 22 anni. Il caso è ancora aperto, nonostante l’interprete diCyrano de BergeracoAsterix e Obelixavesse chiesto di annullare le accuse e chiudere le indagini nel 2020. Da quelle accuse,registi e produttori hanno continuato ad assumere la star, e l’anno scorso Depardieu è apparso in cinque film, tra cui una nuova versione della serie poliziescaMaigret. Un elemento ricorrente delle testimonianze raccolte, scriveMediapartè “l’asimmetria tra, da un lato, donne spesso giovani e precarie, all’inizio della loro carriera, e dall’altro un attore di fama mondiale, la cui sola presenza a volte permette di finanziare un film”. Sono fatti che non ci stupiscono più (ma dovrebbero, costantemente) dopo il#MeTooe, in particolare,il caso dell’ex produttore cinematograficoHarvey Weinstein, che di recente è stato condannato da un tribunale di Los Angeles a 16 anni di prigione nel secondo processo per molestie e stupri. Sta già scontando una pena detentiva di 23 anni dopo la condanna, a New York, nel 2020. Nell’inchiesta diMediapart, che si concentra sui fatti che sarebbero avvenuti durante le riprese di 11 film, emerge chei comportamenti sessualmente inappropriati di Gérard Depardieu- comprendono palpeggiamenti indesiderati di giovani attrici, truccatrici e tecniche del set, oltre a commenti osceni e “gemiti persistenti” -, sembrano essere stati ampiamente ignorati dagli altri membri della troupe,in un climache è stato definitodi generale “compiacimento”. Le testimonianze,riportaLibération, parlano di osservazioni misogine e degradanti, presunte violenze sessuali “il più delle volte sotto gli occhi di tutti”. L’attore, secondo le intervistate, tra cui una donna che aveva 20 anni al momento delle aggressioni, avrebbe instaurato “un’atmosfera sessualizzata e scomoda” sui set, ricca di domande intime e invadenti, “commenti sessuali” spesso accompagnati da “grugniti”.Sotto gli occhi e l’indifferenza di molti colleghi inerti. Delle 13 donne che hanno testimoniato nell’inchiesta, alcune delle quali l’hanno fatto in anonimato,3 hanno “consegnato alla giustizia la loro testimonianza, manessuna ha sporto denuncia”.SecondoVariety, a cui è stata fornita una nota dall’ufficio del procuratore di Parigi, nessuna di queste 13 donne ha intrapreso un’azione legale contro Depardieu: “La Procura non ha ricevuto alcuna nuova querela. Un’indagine formale, avviata nel 2020 a seguito della causa intentata da Charlotte Arnaud, è ancora in corso”. Ma finora nessuna misura detentiva è stata adottata nei confronti dell’attore. Secondo l’inchiesta,le vittime erano tormentate dal timore che “la loro parola avrebbe pesato poco contro il monumento del cinema francese”e che la loro carriera ne sarebbe uscita rovinata. Era lo stesso atteggiamento dei colleghi a scoraggiarle, quellatendenza a minimizzare la gravità dei fattiattribuiti all’attore sui set, da New York a Parigi: quando si lamentavano, hanno raccontato, qualcuno rispondeva: «Oh ça va, c’est Gérard !». (Oh va bene, è Gérard!)