33 anni dopo Piazza Tienanmen

 

Fino all’anno scorsoHong Kongera rimasta una delle poche città, se non l’unica, a commemorare ancora l’evento con veglie pubbliche. Tuttavia il governo cinese quest’anno ha vietato il consueto raduno e ha disposto la chiusura del museoTienanmendi Hong Kong. Glistudenti universitaridella città, però, hanno sfidato le autorità, realizzando e nascondendo per strada piccole statuette raffiguranti la Dea della Democrazia alla vigilia dell’anniversario delmassacrodipiazza TienanmenaPechinodel 4 giugno del 1989. Le manifestazioni di quei giornicontro il regime, che avevano coinvolto intellettuali, studenti e operai,sfociarono nellaviolenza. L’esercito, infatti, aprì il fuoco contro i dimostranticon fucili d’assalto e carri armati. Le stime delle vittime varianoda diverse centinaia a varie migliaia, con altrettanti feriti. I modellini sono la copia della statua della Dea della Democrazia demolita lo scorso dicembre dall’università e rappresentail simbolo esibito dai giovani manifestantiprima del tragico epilogo. Nelloscatto divenuto il simbolodell’evento e ribattezzato il “Rivoltoso sconosciuto” (The Tank Man), ilfotoreporter dell’Associated PressJeff Widenerimmortalò uno studente solo e disarmato davanti a una colonna di carri armati, per provare ad arrestarne l’avanzata: era il giorno dopo la strage, il 5 giugno.