Ambiente

Dai piantala! La challenge per riforestare l’Europa

Con l’app MapMyTree della Commissione Europea possiamo contribuire a raggiungere il traguardo di 3 miliardi di alberi in più entro il 2030
Credit: Hanson Lu/Unsplash
Caterina Tarquini
Caterina Tarquini giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
16 maggio 2022 Aggiornato alle 21:00

Entro il 2030 potrebbero esserci 3 miliardi di alberi in più sul suolo europeo. Tra le strategie e gli obiettivi del Green Deal, si punta ad aumentare la superficie forestale dell’Ue, ovviamente nel rispetto dei principi ecologici: cioè purché venga scelto l’albero giusto e collocato nel luogo più adatto. Un modo per garantire e rafforzare la biodiversità.

Il rischio di disastri idrogeologici è sempre alto e mette in serio pericolo la salute del nostro patrimonio boschivo: rinfoltirlo potrebbe essere una delle possibili soluzioni per il contenimento del cambiamento climatico. “Gli alberi sono i nostri migliori alleati nella lotta contro il riscaldamento globale e nel sostegno alla biodiversità: purificano l’aria, rinfrescano le città e assorbono CO2” ha spiegato Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo.

A questo scopo è stato creato un contatore di alberi: l’app MapMyTree disponibile dallo scorso dicembre per le organizzazioni partecipanti.

Dall’11 maggio, invece, è scaricabile da parte di tutti i cittadini che vogliano prendere parte all’iniziativa.

Chiunque potrà piantare un albero e registrarlo sulla mappa dell’UE aggiornata in tempo reale. Basta compilare tramite app o sito i campi relativi alle coordinate geografiche, selezionare il tipo di proprietà del terreno (se pubblica o privata), la specie piantata, la quantità e le caratteristiche del terreno.

A pochi giorni dall’avvio del progetto, si possono contare già 2.944.870 alberi piantati.

“La nostra promessa è ambiziosa: 3 miliardi di nuovi alberi, tutti piantati prima della fine di questo decennio. Ma quando vedo l’entusiasmo dei cittadini europei per questa iniziativa, sono convinto che sia realizzabile. Oggi apriamo il nostro contatore di alberi a tutti coloro che ne pianteranno uno, così che possano registrarlo. Piantando un albero, si contribuisce a rallentare il riscaldamento globale e a rigenerare una porzione di ambiente naturale. Ogni albero conta, e questo progetto su scala europea fa la differenza per tutto il mondo” ha dichiarato Virginijus Sinkevicius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca.

Le mobilitazioni e i progetti di riforestazione sono tantissimi, ma non sempre vanno a buon fine. A dispetto del successo che riscuotono – l’idea che un gesto così semplice possa apportare un beneficio al nostro Pianeta e dare inizio a una nuova vita tende ad affascinare la maggior parte di noi - non si dispone delle risorse necessarie per portarle avanti.

Nel 2020, per esempio, un progetto lanciato dal governo turco aveva stabilito un record mondiale grazie alla coltivazione di oltre 300.000 alberi in una sola ora, per un totale di 11 milioni di tronchetti. Ma meno di 3 mesi dopo, secondo il Guardian, il 90% delle specie piantate erano morte, poiché coltivate nella stagione secca, con un tasso di precipitazioni che non ne garantiva la crescita.

Un documento elaborato nel 2020 dal World Agroforestry, un istituto internazionale con sede a Nairobi in Kenya, ha tracciato alcune linee guida per i progetti di forestazione. Consiglia infatti di considerare un lasso di tempo più lungo, non da 1 a 3 anni, ma almeno un quinquennio perché molte specie arboree richiedono un certo periodo per diventare piante stabili.

Inoltre, più che piantare nuovi alberi artificialmente, ci si può concentrare su meccanismi di rigenerazione naturale in grado di proteggere un territorio dai fattori esterni che ostacolano la crescita degli alberi.

Abbiamo davanti ancora 8 anni prima del 2030, speriamo di riuscire nell’impresa.

Leggi anche
scoperte
di Chiara Manetti 3 min lettura
natura
di Caterina Tarquini 3 min lettura