Dalle ceneri dell’Amazzonia nasce un murale a San Paolo

Il profilo di un vigile del fuoco che guarda dietro di sé, in mano una pala e più incendi alle spalle. Una clessidra, una cavalletta, un megafono e lo scheletro di un alligatore sul suolo.
‘Il pompiere della foresta’ l’ultima opera di Thiago Mundano, street artist brasiliano, un murale di mille metri quadrati che a prima vista sembra come tanti altri ma non è così.
Per dipingere l’intera facciata di un palazzo di San Paolo, l’artista, ha raccolto 2 quintali di ceneri provenienti dagli alberi incendiati in diverse zone del Brasile: la foresta primaria dell’Amazzonia, le paludi del Pantanal, la foresta atlantica e la savana del Cerrado.
“Quest’idea è sorta dall’impotenza”, ha dichiarato Mundano ai giornalisti, “Per decenni abbiamo visto come la foresta veniva bruciata e, negli ultimi anni, questo fenomeno ha raggiunto livelli record”. L’intento del progetto è creare consapevolezza su quello che accade in Amazzonia.
Thiago Mundano, nel 2012, ha dato vita al movimento Pimp My Carroça (carroça è il carrello utilizzato per la raccolta dei rifiuti), per dare visibilità e dignità ai netturbini in Brasile, che svolgono un lavoro importante per la società ma vengono emarginati.
Durante l’evento, durato un giorno, in cui ogni operatore ecologico autonomo poteva partecipare e ricevere consulenze gratuite in materia di salute, psicologia ed estetica. Intanto, i loro carrelli sono stati ristrutturati con elementi di sicurezza di base e gli street Artist hanno rinnovato il restyling trasformando i carrelli in opere d’arte mobili.

L’evento è diventato virale sui social media e ha prodotto cambiamenti legali e culturali nelle condizioni dei netturbini ed è stata creata una piattaforma per far parte del cambiamento attraverso eventi replicabili.