Culture

Avvassena in mostra all’Alverare Culturale di Milano

La Fabbrica del Vapore ospita fino al 26 aprile 2024 un’esposizione frutto di un’indagine sulle connessioni e le interazioni tra gli esseri umani e l’ambiente circostante, tra noi e il cosmo
Gregariousness. from Ubuntu Project - Mostra personale di Avvassena</p>
Gregariousness. from Ubuntu Project - Mostra personale di Avvassena

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21 aprile 2024 Aggiornato alle 17:00

Negli spazi di Alveare Culturale a Milano, la Fabbrica del Vapore ospita fino al 26 aprile 2024 Gregariousness. from Ubuntu Project, la mostra personale di Avvassena, a cura di Alisia Viola e Tommaso Venco. L’esposizione, organizzata da Hexisart e inserita nel contesto del progetto Ubuntu Project, rientra nel palinsesto della Milano Design Week ed è un’indagine sulle connessioni e le interazioni tra gli esseri umani e l’ambiente circostante, tra gli organismi e il cosmo.

Classe 1998, l’artista e designer si esprime attraverso linguaggi e registri diversi, dimostrando una grande versatilità, che gli consente di sperimentare e combinare pittura, scultura, incisione e installazione. Nelle sue opere, Avvassena dà voce al tema della ricerca della propria identità, che trova piena realizzazione nella condivisione con gli altri e nella cura di ciò che ci circonda.

L’installazione site-specific Floating Abstraction accoglie lo spettatore in un tripudio di armonia tra luce, colore e forma. A fluttuare è un corpo che sembra racchiudere in sé gli elementi della terra, del cielo e della natura, per esprimere l’unione tra il genere umano e l’universo che lo circonda.

Il percorso prosegue con un’opera installativa e partecipata dal titolo Myselves. Portraits collection, simbolo del lascito e della traccia del singolo e della collettività. Frutto del recupero di oggetti che appartengono al passato di ciascun individuo, l’opera custodisce l’identità di quelli che hanno partecipato donando cornici di epoche e stili differenti. All’interno di ognuna è presente un solco realizzato mediante il carborundum, una polvere che rifrange nei cristalli la luce, con un forte richiamo alla polvere di stelle, e all’idea del cosmo, costantemente presente all’interno del lavoro di Avvassena.

La mostra include, inoltre, diversi progetti realizzati dall’artista nel corso degli anni: Identities, Ante Babele, Domino e Human Consmogony.

Identities si compone di una serie di impronte digitali e digitalizzate su specchio, prese da diverse persone di passaggio, e simboleggia il segno che ciascun individuo lascia nella nostra vita.

In Ante Babele, invece, alcune lastre radiografiche sono state modellate al fine di creare un linguaggio immaginario e ancestrale, capace di eliminare per sempre i conflitti di qualsiasi genere.

Domino. The play of life, attraverso le tessere del domino che includono pezzi di scintigrafie di diverse persone, tracce di unicità e al contempo simbolo di comunanza, è un’opera che invita a riflettere sul rapporto di interdipendenza che ci lega gli uni agli altri.

Infine, Human Cosmogony, reinterpretando ancora una volta un oggetto proprio dell’ambito sanitario e scientifico, sovrappone alcune lastre radiografiche addominali, che sembrano dare vita a scenari cosmici e sovrumani.

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