Futuro

Al via la prima fashion week del metaverso

Sulla piattaforma Decentralend sta per debuttare la settimana della moda virtuale: partecipano brand come Etro e Dolce&Gabbana, in passerella sfilano modelle avatar e abiti delle collezioni fall-winter 2022-23. L’ingresso (una volta tanto) è libero
Credit: Joshua Coleman
Alessia Ferri
Alessia Ferri giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
23 marzo 2022 Aggiornato alle 17:00

Il confine tra reale e virtuale è divenuto ormai labile e consapevoli di ciò gli organizzatori di grandi eventi stanno guardando con sempre maggiore interesse verso il metaverso.

Con un mercato tradizionale vicino alla saturazione e uno scenario economico e sociale indebolito dalla pandemia e dal conflitto ucraino, anche il mondo della moda ha deciso di fare il grande salto.

Si alzerà domani, giovedì 24 marzo, il sipario sulla prima settimana della moda organizzata nel mondo parallelo: la Metaverse Fashion Week. a ospitarla sarà Decentraland, una piattaforma decentralizzata basata su blockchain Ethereum.

La kermesse virtuale durerà fino al 27 marzo e vedrà alternarsi sfilate, eventi collaterali, after party e aperture di pop up store, tutto rigorosamente digitale. Molti i big della moda che hanno già fatto pervenire con entusiasmo la propria adesione, convinti che il metaverso rappresenti il futuro in grado, forse, di far rivivere i fasti dell’haute couture degli anni passati.

Tra i confermati, che sfileranno insieme a marchi emergenti e brand nativi virtuali, ci sono Dolce&Gabbana, Etro, Tommy Hilfiger, Dundas, Cavalli, Nicholas Kirkwood, Elie Saab, Hugo Boss, Paco Rabanne, Giuseppe Zanotti ed Estée Lauder, quest’ultimo beauty partner dell’evento.

Altri grandi nomi probabilmente si aggiungeranno, e con i loro avatar presenteranno nell’avveniristico Luxury District le collezioni autunno-inverno 2022-23 a spettatori che grazie a questa nuova modalità di fruizione potranno finalmente coronare il sogno di assistere a una sfilata in prima persona.

Tale operazione, infatti, oltre a essere una nuova e invitante opportunità di business, rappresenta un tentativo di avvicinare il consumatore finale a un mondo esclusivo il cui accesso nella vita reale è possibile solo tramite inviti o biglietti spesso introvabile. Nulla di tutto ciò accadrà nel metaverso, dove le uniche cose che serviranno saranno una connessione Internet e non dimenticare l’indirizzo giusto.

A sfilare per primo, inaugurando l’ultima Fashion Week in calendario dopo New York, Londra, Milano e Parigi sarà Etro, che aprirà anche il suo primo pop-up store virtuale in una via progettata per assomigliare all’Avenue Montaigne di Parigi.

Il brand italiano di calzature di lusso Giuseppe Zanotti, invece, parteciperà alla Metaverse fahion week in collaborazione con la community Nft Deadfellaz e il marketplace neUno, con il quale realizzerà 1000 sneakers Cobras verde fluo in forma digitale.

Se per molti marchi questo evento rappresenterà il debutto assoluto nel mondo del business virtuale, per altri non è così. «Il metaverso non è una novità per la moda e l’haute couture. La nostra piattaforma è stata un punto di riferimento all’avanguardia per il fashion, sin dal lancio degli avatar wearable nel 2020. Da allora i creatori hanno spinto sempre più in là i limiti tecnici e stilistici, creando un business in piena espansione, con oltre un milione di dollari di vendite di avatar indossabili lo scorso anno», ha dichiarato Sam Hamilton, direttore creativo della Decentraland Foundation.

A febbraio 2020, a esempio, Philipp Plein ha comprato per 1,4 milioni di dollari un terreno virtuale dove costruire il gigantesco retail Plein Plaza completo di store, albergo, spazio espositivo e molto altro. Dolce&Gabbana invece sono reduci dal lancio di #DGFamily, una community di Nft (Non Fungible Token) in collaborazione con la piattaforma di marketplace “Unxd”.

Anche Benetton ha dato il proprio contributo, con un’iniziativa innovativa realizzata durante la Milano Fashion Week di alcune settimane. L’interno del flagship store di Corso Vittorio Emanuele è stato completamente rivisto per creare un senso di continuità con il negozio virtuale nel metaverso inaugurato negli stessi giorni, dando così la possibilità ai visitatori di immergersi in un incrocio tra realtà fisica e connessione digitale. Nel negozio del metaverso non è però stato possibile acquistare capi ma solo partecipare a esperienze di gaming utili a accumulare QR code per effettuare acquisti nello store fisico.

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