Economia

Cashless: più del 66% dei giovani paga con lo smartphone

In 5 anni il valore delle transazioni digitali è passato da 244 miliardi di euro a circa 440, coprendo il 40% dei consumi. Sempre più persone, poi, scelgono la modalità Buy now, pay later. I dati dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano
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27 marzo 2024 Aggiornato alle 13:00

La Generazione Z si distingue per le sue abitudini di consumo sempre più smart, sostenibili, con metodi di pagamento cashless.

Come evidenzia lo studio condotto dall’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, 2 acquisti su 3 (66,5%) dei giovani under 25 sono fatti con gli smartphone, e il dato sale fino al 50% nella fascia 26-44 anni.

I dispositivi elettronici (oltre ai telefoni, anche gli smartwatch) sono la nuova forma di pagamento: nel primo semestre del 2022 e del 2023 il loro utilizzo è aumentato del 97%, mentre in 5 anni il valore delle transazioni digitali è quasi raddoppiato, passando da 244 miliardi di euro nel 2018 a circa 424 - 440 miliardi, coprendo il 40% dei consumi.

Tra le protagoniste indiscusse, le app di pagamento delle banche 100% digitali, come Revolut e Hype, e la modalità Bnpl (Buy now, pay later), che nel 2023 ha toccato, a livello di spesa dei consumatori, i 4,6 miliardi di euro, attestandosi al 6,5% di penetrazione sul totale del mercato e-commerce nazionale. In particolare, gli utenti che hanno scelto la forma Bnpl sono cresciuti del 22% tra il 2021-2022 (resta tuttavia un 31% che sceglie questa formula occasionalmente). Il 14% degli italiani ha affermato di avere utilizzato la modalità Buy now, pay later principalmente per acquisti online e solo il 2% non lo rifarebbe.

Tra le aziende più interessanti in questo nuovo panorama digitale, Satispay, la startup italiana che, recentemente, ha introdotto un “portafogli” online per gli utenti under 18, ricaricabile da altre persone (come i parenti) e che potrà essere utilizzato per fare acquisti nei negozi o per scambiare soldi tra amici. Satispay, in particolare, viene utilizzata nel 72% dei casi dai 18-26enni per pagare nei negozi fisici e virtuali, mentre il restante 28% per inviare denaro ai propri contatti. Ma anche gli adulti scelgono sempre più i pagamenti digitali, specialmente per dare la “paghetta” ai figli: secondo il sondaggio di mUp Research e Norstat per Facile.it, ormai quasi un quinto delle paghette viene dato così ai giovani (17,9%).

E poi ci sono le imprese. Secondo la ricerca di Mastercard di giugno 2023, per la prima volta tra le piccole e medie imprese le carte di credito hanno superato i contanti (23,3%) in termini di preferenza assoluta come futuro strumento di pagamento. Parallelamente, si è consolidato l’utilizzo delle carte anche per quando riguarda la modalità B2B business-to-business (30,4%). Con uno sguardo invece al breve periodo, i pagamenti tramite smartphone o dispositivi indossabili sono in cima alle preferenze delle piccole e medie imprese come strumento di pagamento (48,4%).

I giovani, dunque, guidano la transizione verso pagamenti cashless e metodi di gestione finanziaria online, e spingono anche le fasce adulte e le imprese in questa direzione, con un processo che sembra inarrestabile. E il sorpasso della valuta digitale su quella cartacea sembra ormai solo una questione di tempo.

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